Caduto dal cestello con altri operai Morto il ventenne, donati gli organi

Jolanda, l’infortunio sul lavoro: la vittima è Cosmin Robert Pricopi. Resta gravissimo un collega

Caduto dal cestello con altri operai  Morto il ventenne, donati gli organi

Caduto dal cestello con altri operai Morto il ventenne, donati gli organi

JOLANDA DI SAVOIA

La comunità codigorese è in lutto per la tragica scomparsa del giovanissimo Cosmin Robert Pricopi, 20 anni, rimasto vittima dell’infortunio sul lavoro alla discarica Crispa di Jolanda di Savoia. Ieri, è arrivata la notizia del decesso del ventenne di origine rumena, che lavorava per l’impresa Copersistem. Lunedì il giovane era caduto dal cestello elevatore, così come gli altri due operai che erano con lui, connazionali (uno dei quali è il padre del ragazzo), in cima al quale stavano effettuando un intervento sul tetto di un capannone. Un volo di quasi dieci metri. Il ventenne è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale ‘Maggiore’ di Bologna in condizioni disperate ma, purtroppo, non ce l’ha fatta e ha perso la sua battaglia per la vita. Una fine tragica, cui farà seguito un atto di amore: infatti, è stata concessa l’autorizzazione all’espianto degli organi del ragazzo.

La notizia che non si sarebbe mai voluta ricevere, si è presto diffusa nella comunità codigorese, dove Robert Pricopi aveva le proprie amicizie ed era conosciuto. Proprio a Codigoro aveva frequentato le scuole e, in passato, aveva giocato per qualche tempo nelle giovanili della Nuova Unione Sportiva Codigorese. È rimasto sempre legato ai colori della società che, ieri, ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un messaggio di ricordo, carico di cordoglio: "Un pensiero a Robert e alla sua famiglia in questo momento da parte del gruppo della Juniores. Robert era un 2003 e ha giocato con noi da piccolo per qualche tempo. Sempre in tribuna negli ultimi anni a tifare per i suoi amici della Juniores". Un abbraccio sentito, forte, ai familiari del ragazzo che hanno subito la più terribile delle tragedie, cui si affianca l’apprensione per il padre di Robert, quarantotto anni, ricoverato all’ospedale Sant’Anna di Cona: le sue condizioni, secondo quanto si è potuto apprendere, sarebbero meno gravi. Restano invece gravissime quelle del terzo operaio, un cinquantenne, che è ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena.

L’inchiesta. A seguito della scomparsa del ventenne, la Procura di Ferrara, che aveva già aperto un’inchiesta sull’infortunio, ha modificato l’ipotesi di reato da lesioni gravissime a omicidio colposo e lesioni gravissime colpose. Il magistrato, oltre a disporre l’autopsia sul corpo del ventenne, nei prossimi giorni disporrà una consulenza tecnica sulla gru in cima alla quale era installato il cestello che si è rovesciato, facendo precipitare al suolo i tre operai. Obiettivo della consulenza è stabilire le cause che hanno portato il cestello a rovesciarsi. Ma ora è il momento del ricordo e delle lacrime per Robert, e di apprensione per lo stato di salute degli altri due operai che stavano lavorando assieme a lui, anch’essi vittime del drammatico incidente: il cinquantenne, che era con Robert e suo padre.

Valerio Franzoni