Caduto dal cestello con altri operai Muore a 50 anni dopo giorni di agonia

Costin Yonel è il secondo dei tre colleghi a perdere la vita. Il primo fu un ventenne deceduto quasi subito. Con loro c’era il padre del più giovane che si è salvato miracolosamente. La procura ha aperto un’inchiesta.

Caduto dal cestello con altri operai  Muore a 50 anni dopo giorni di agonia

Caduto dal cestello con altri operai Muore a 50 anni dopo giorni di agonia

Non ce l’ha fatta il secondo operaio, Costin Yonel di 50 anni, caduto da un cestello elevatore a Jolanda di Savoia, il 15 maggio scorso, mentre stava effettuando dei lavori sul tetto di un capannone insieme ad altri due colleghi. L’uomo è morto dopo dieci giorni di agonia. Yonel è la seconda vittima: il giorno dopo l’incidente, infatti, era stato dichiarata la morte celebrale del più giovane dei tre operai, il ventenne Cosmin Robert Pricopi. Il giovane era volato da un’altezza di dieci metri insieme al padre 48enne e, per l’appunto, al 50enne Yonel. La procura ha aperto un’inchiesta sull’infortunio sul lavoro e si stanno svolgendo indagini accurate per ricostruire l’accaduto. Il drammatico incidente si era verificato dieci giorni fa: tre dipendenti di un’azienda di Mesola cadono da un cestello elevatore. Un volo di quasi dieci metri di altezza, a causa del quale i tre operai restano feriti, due dei quali (il giovane morto quasi subito e il 50enne deceduto ieri) in maniera molto grave. Il fatto era accaduto attorno alle 15.30. I tre romeni, tutti regolari, stavano effettuando lavori sulla copertura di un capannone che si trova all’interno della discarica gestita dalla società Area Impianti spa. Per cause in fase di ricostruzione, i tre uomini sono improvvisamente caduti dal cestello elevatore, rovinando al suolo. Immediatamente era stato chiesto l’intervento dei soccorsi. Sul posto erano intervenuti i carabinieri delle Stazioni di Jolanda di Savoia e Ambrogio, i vigili del fuoco, i sanitari del ‘118’ con due elisoccorso, due ambulanze e un’automedica, oltre agli operatori del Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Azienda Usl di Ferrara. I sanitari si erano presi subito cura

dei feriti. A riportare le conseguenze più gravi era stato l’operaio cinquantenne, caricato sull’elisoccorso e portato in codice di massima gravità all’ospedale ‘Bufalini’ di Cesena. All’ospedale ‘Maggiore’ di Bologna, invece, era stato portato l’altro operaio di vent’anni, anch’esso con l’elisoccorso e sempre in codice di massima gravita. Meno gravi, invece, le condizioni del terzo operaio di 48 anni (padre del ventenne) che era stato trasportato in ambulanza

all’ospedale ‘Sant’Anna’ di Cona. Il cinquantenne, che inizialmente sembrava il più grave, è sopravvissuto dieci giorni, e il ventenne invece è deceduto quasi subito. Secondo le prime ricostruzioni di quanto accaduto il 15 maggio scorso, il cestello, in cima al quale i tre operai stavano lavorando, si sarebbe improvvisamente rovesciato, facendoli precipitare al suolo. L’inchiesta aperta punterà a fare piena chiarezza sulle cause del gravissimo incidente sul lavoro, in particolare a capire che cosa ha provocato il rovesciamento

del cestello.

m.r.