Calciatore morì nello schianto, ventenne patteggia la pena

Un anno e quattro mesi per lo scontro accaduto a dicembre 2022 e costato la vita a Stefano Garbellini.

Calciatore morì nello schianto, ventenne patteggia la pena

Andrea Garbellini con la maglia granata

MIGLIARO

Un anno e quattro mesi di reclusione, con la sospensione condizionale. È la pena concordata da Nicola Finetti, il ventenne che il primo dicembre del 2022 era alla guida della Bmw che si scontrò con l’auto guidata da Stefano Garbellini, che di anni ne aveva 27, uccidendolo. Si è chiuso così ieri mattina davanti al giudice dell’udienza preliminare, Silvia Marini, la vicenda giudiziaria che ha ruotato attorno a quel maledetto incidente stradale, uno dei tanti, troppi, che si consumano sulle strade ferraresi ogni anno. In precedenza c’era stato il risarcimento. Non si sono costituiti in giudizio i parenti del giovane, il padre Andrea, la madre Cristina e la sorella. Garbellini, ’Garbe’ come tutti lo chiamavano, era molto conosciuto, amato. Calciatore in forza alla Codigorese, era originario di Mezzogoro, ma risiedeva a Ferrara. Era laureato in Scienze geologiche. Quel pomeriggio stava rientrando da un allenamento, insieme ad altri due compagni di strada. Stava percorrendo la Statale 68, alla guida di una Ford Puma, che si scontrò frontalmente con la Bmw guidata da Finotti, in località Migliaro. Nessuno scampo per il ventisettenne e ferite molto gravi per i due compagni e anche per il conducente della Bmw, il quale rimase ricoverato in ospedale a lungo. Il tremendo impatto accadde intorno alle 22 e a niente purtroppo servirono i tentativi dei sanitari di rianimarlo. Le indagini furono coordinate dal pubblico ministero Ciro Alberto Savino, che fece sequestrare entrambi i mezzi, così come i telefoni cellulari. La notizia della morte del giovane calciatore lasciò nello sconforto non solo i familiari, ma tutti coloro che lo conoscevano, e da tutti ricordato per la sua solarità.

Cristina Rufini