Camici e cartelli, la protesta dei farmacisti

I dipendenti delle ‘comunali’ Afm, Soelia Ferrara e Argenta ’invadono’ piazza del municipio, lo sciopero per il rinnovo del contratto

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Adesione molto alta è stata registrata secondo i sindacati allo sciopero delle farmacie comunali per il rinnovo del contratto nazionale scaduto da sette anni. Con i loro camici bianchi e cartelli sui quali erano impresse le rivendicazioni, ieri mattina, i lavoratori delle farmacie comunali Afm e Soelia Ferrara e Argenta hanno invaso pacificamente la piazza municipale. "Il lavoro nobilita l’uomo e il contratto ne certifica il valore" e ancora "dignità per il nostro lavoro", si leggeva sui fogli che i dipendenti hanno mostrato dallo scalone. La vertenza è stata indetta dalle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Uiltucs.

"Non abbiamo trovato un’intesa con Assofarm – spiega Maria Lisa Cavallini, segretaria generale della Filcams Cgil di Ferrara –, ma la trattativa non si è comunque interrotta. La prossima data per sederci attorno ad un tavolo con Assofarm sarà adesso il 31 maggio. Ieri mattina abbiamo anche incontrato Luca Cimarelli, presidente di Ferrara Holding Servizi, che si è detto disponibile a mandare una nota ad Assofarm. Staremo a vedere – prosegue la sindacalista – se nelle prossime ore che precedono l’incontro che si terrà a Roma oppure a Bologna, ancora non è stato deciso, la situazione si chiarisca". Ieri la protesta è arrivata a Ferrara, due farmacie sono rimaste comunque aperte per assicurare il servizio ai cittadini. Nei prossimi giorni ci saranno altre tappe a livello nazionale. "E’ inaccettabile – ribadiscono con forza i sindacati – che non venga riconosciuto il valore di chi ogni giorno, dopo anni di studi, sacrifici e specializzazione, è al servizio della cittadinanza". Cavallini sottolinea l’importanza che riveste questa figura professionale. "I lavoratori – ribadisce – nei due anni di emergenza a causa del Covid hanno svolto mansioni che non erano previste nel loro contratto e hanno rappresentato l’unico punto di riferimento per il territorio nei momenti più bui della pandemia. Chiedono che questo venga loro riconosciuto, il contratto fermo da sette anni significa che il loro stipendio in questo periodo è rimasto sempre lo stesso, un’offerta economica che non riconosce il valore di queste persone". Per i sindacati – le ragioni che hanno portato alla vertenza – "è inaccettabile che non venga riconosciuto il valore di chi ogni giorno, dopo anni di studi, sacrifici e specializzazione, è al servizio della cittadinanza di Ferrara". Dopo l’accordo nazionale del settembre 2021 di Federfarma per le farmacie private, che aveva fatto ben sperare anche per le farmacie comunali, i sindacati hanno invece dovuto registrare una posizione da loro definita come "irricevibile" di Assofarm. "Le proposte – secondo Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Uiltucs – chiedevano maggior flessibilità oraria e più precariato".