LAURA GUERRA
Cronaca

Campi Flegrei, la testimonianza: "Costretto a fuggire dal terremoto"

Mirabello, l’attore Franceschini descrive crolli e paura. "Un luogo così bello non può essere pericoloso" .

Il comico Paolo Franceschini costretto a fuggire dalle continue scosse di terremoto

Il comico Paolo Franceschini costretto a fuggire dalle continue scosse di terremoto

Un mirabellese sta vivendo le scosse che stanno interessando Napoli, l’ultima forte da 4,4, nella notte tra il 12 e 13 marzo causando anche alcuni crolli. Lui è Paolo Franceschini, noto cabarettista anzi ‘comicista’ che da 6 anni vive a Napoli, tra il Vesuvio e i Campi Flegrei. "Vivo lì da 6 anni, affascinato da quei luoghi e dal clima - dice spostandosi a parlare dei tremori della terra che si sono intensificati - l’epicentro è sempre nella zona dei Campi Flegrei, un luogo dove anche quando giro in bici, mi rendo conto di essere sul bordo di un cratere che a confronto della bocca del Vesuvio, è enorme. Una zona dove la terra è viva. La cosa particolare è che se a Pozzuoli l’odore di zolfo è una costante, a mi sono accorto che quando si sente a Napoli, poi segue sempre una scossa di terremoto. Martedì ad esempio, mi trovavo sul mare a Possillipo e mi aveva colpito molto il forte odore di zolfo. E ora la nuova scossa". E ci racconta come vive quelle scosse. "In estate c’era stata una forte scossa alle 20 e poi una più forte alle 23 - prosegue - ero sul divano e quella volta avevo pensato davvero di andare a dormire nel furgone. Poi nel fatalismo, sono rimasto in casa. Questa ultima scossa non l’ho vissuta perchè sono appena tornato a Mirabello ma mi sto scrivendo con molti amici della zona di Napoli e anche loro stanno vivendo le scosse in questo modo. Vedono il Vesuvio e la loro terra come un amico che non può far male a chi sta li". E lei?. "Vedo gli effetti del bradisismo che ha sollevato la terra fino a 1.50 metri come a Pozzuoli o al Porto Vecchio dove le scalette del molo sono più alte di 1.60 metri. O le uova che messe sotto la sabbia in certi punti diventano sode. E’ la terra che respira, c’è un fermento reale sottoterra - spiega - ma anche tanti paesi e poi città sotto al Vesuvio. Ecco, è questo che più mi preoccupa. Io? Tutti i giorni dalla mia finestra vedo il Vesuvio e non mi sono ancora stancato, e anche i Campi Flegrei sono luoghi favolosi. Se ho paura? Vivo pensando che siamo sottili come un foglio di carta velina e se le cose devono succedere, accadono anche nei posti più impensabili. È un luogo talmente bello da vedere e da vivere che sinceramente pensare possa risultare pericoloso e che mi possa andare contro è un pensiero che nemmeno si matura nella mia testa". E poi si racconta: "Stare su un palcoscenico è quello che ho sempre voluto. Il primo spettacolo l’ho fatto a 5 anni nella recita di Natale all’asilo, ma la mia vera formazione la devo ai 6 anni di stagioni nei villaggi turistici dove ho avuto l’opportunità di salire sul palco. Dopo i villaggi per qualche anno mi sono esibito in strada o in spettacoli di magia per bambini, fino a quando ho provato a diventare un po’ più “grande” e mi sono buttato sul cabaret. Dopo avervinto due festival Nazionali, ho avuto sperimentato la TV".

Laura Guerra