REDAZIONE FERRARA

"Canali interrati, fondali bassi". Sos dalle barche

In difficoltà gli imprenditori che portano i villeggianti in nave, da Ferrara al Delta le strozzature di un settore

In difficoltà gli imprenditori che portano i villeggianti in nave, da Ferrara al Delta le strozzature di un settore

In difficoltà gli imprenditori che portano i villeggianti in nave, da Ferrara al Delta le strozzature di un settore

Canali interrati, fondali bassi. Il turismo fluviale tra il Delta e Ferrara si impantana. Gli operatori che da decenni prendono a bordo turisti che arrivano da tutta Europa per fare le escursioni lanciano un grido d’allarme. "Servono interventi". La scarsa o inesistente manutenzione dei fondali, che avrebbero bisogno di essere dragati con regolarità, rende quasi impraticabili le vie d’acqua. Poi ci sono veri e propri ostacoli che impediscono alle imbarcazioni turistiche di scendere lungo il Po da Ferrara o risalirlo dal Delta. Dario Guidi (foto), presidente di Cna Area Delta, è vicepresidente del Consorzio Navi del Delta. Dice: "Il modo più suggestivo per scoprire il Delta è navigare, la barca". Dal 2008 Cna ha promosso l’aggregazione degli operatori del settore nel Consorzio Navi del Delta Operatori. "Il nostro lavoro è sempre più difficile per lo stato di abbandono di queste aree, addentrarsi è impossibile". Michele Marandella da sedici anni fa escursioni nel Delta con la motobarca Carcana. Parte dal porto di Gorino e segue il canale che collega il porto all’isola dell’amore e al faro, passando per la lanterna vecchia. "Dal punto di vista turistico questo canale è strategico – spiega –. Purtroppo non è mai stato dragato, un’imbarcazione turistica passa solo con l’alta marea. In sedici anni tante aree sono diventate impraticabili. Se si va avanti così perderemo anche il percorso della lanterna vecchia, e a quel punto potrò smettere di fare questo lavoro". Matteo Schiavi con le sue tre motonavi porta i turisti da Goro alla scoperta del Delta: escursioni, birdwatching, pesca turismo. "Il cambiamento climatico non c’entra nulla. La mancata manutenzione, unita al fatto che nel delta arrivano tutti i detriti che si accumulano a monte, fanno sì che la situazione peggiori di mese in mese, di anno in anno". Nicola Carli da anni fa turismo sul Delta, partendo da Porto Garibaldi, con la motonave Dalì: "Le possibilità di navigazione turistica, per la mia motonave si sono dimezzate. A Ferrara c’è Georg Sobbe, titolare del battello Nena. "E’ impossibile arrivare da Ferrara al Delta, a causa della cesura rappresentata dalla conca di Valle Lepri, teatro nel 2013 di un tragico incidente".

m. b.