
Carlo Alberto Caniato e Federico Bondioli sono le grandi sorprese degli Internazionali
Un pezzetto di storia l’avevano già scritta qualificandosi nel tabellone principale degli Internazionali d’Italia. Ora però l’impresa è raddoppiata. Parliamo dei ragazzini terribili della racchetta, il ferrarese Carlo Alberto Caniato e il ravennate Federico Bondioli, talenti italiani del 2005, capaci l’altro giorno di vincere il derby di doppio contro Andrea Vavassori e Simone Bolelli (che solo pochi mesi fa giocavano le Atp Finals di Torino, ora al loro quarto ko consecutivo), dopo un match al cardiopalma terminato con il punteggio di 7-6(5) 6-7(10) 10-8.
Un sogno ad occhi aperti per la coppia di sfrontati diciannovenni che oggi affronterà il duo francese composto da Fabien Reboul e Sadio Doumbia, entrambi doppisti tra i primi 50 del mondo. "Abbiamo preso fiducia nelle prequalificazioni – così un emozionatissimo Carlo Alberto –, volevamo dare tutto. Personalmente non ci credo ancora". Nel ranking di doppio, Caniato è numero 660, Bondioli 370. Coppia fissa dentro ma anche fuori dal campo, "siamo migliori amici" dicono con orgoglio. Assieme sono stati capaci di vincere le prequalificazioni di Roma contro alcune delle migliori della penisola, lasciando per strada soltanto un set nella settimana di gioco, con tanto di capolavoro finale nel suggestivo campo allestito in Piazza del Popolo. Quest’anno hanno conquistato due titoli ITF, categoria M15, a Sharm ElSheikh.
Il tennis, una passione di famiglia che sgorga nelle vene dei Caniato da generazioni, tra il Circolo Marfisa e i campi del Cus. Mamma Laura e papà Riccardo, Carlo Alberto è il secondo di quattro fratelli (Roberta, 21 anni nuotatrice, poi Gian Marco, 17 calciatore, infine Tommaso, 15, tennista) e inizia a prendere in mano una racchetta da bimbo con il suo primo maestro, Jacopo Ceccarelli, poi 11 anni filati al Cus sotto l’attenta guida di Ferdinando De Luca. Nato con la passione per Nadal, oggi quel ragazzone di 192 centimetri sogna il più forte di tutti, il numero uno al mondo Jannik Sinner. La federazione italiana su di lui e sull’inseparabile amico Federico Bondioli, puntano tantissimo per il futuro. Ma intanto oggi c’è un ottavo storico da giocare agli Internazionali d’Italia, i francesi sono avvertiti.
n.b.