Caput Gauri, la voce di Alidad Shiri ’Via dalla pazza guerra’ tra i giovani

Il giornalista e autore, questa mattina, incontrerà al Guido Monaco di Pomposa gli studenti delle superiori

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Incontrerà questa mattina alle 11, al Guido Monaco di Pomposa, gli studenti degli istituti superiori di Codigoro, cui racconterà la sua storia di profugo afghano che in Italia ha trovato accoglienza, supporto, condivisione, realizzazione professionale. È Alidad Shiri, giornalista e autore del libro ’Via dalla pazza guerra’ (edizioni Harper Collins), vincitore lo scorso giugno della seconda edizione del concorso nazionale letterario Melvin Jones che si è tenuto a Ferrara e che a Ferrara – nella fattispecie a Codigoro – torna come ospite d’onore del Caput Gauri, la rassegna dedicata alla poesia di cui oggi alle 16.30, al Cinema Teatro Arena, si terrà la cerimonia di premiazione. E’ felice di esserci Shiri, che affronta ogni volta il pubblico con l’urgenza di spiegare cosa è la guerra, il lutto, la sensazione che la propria vita valga poco. Lui che dall’Afghanistan nel 2001 è scappato meno che adolescente, imbattendosi in un viaggio durato quattro anni tra Pakistan, Turchia, Iran e Grecia, dopo che i genitori, una sorella e la nonna sono stati uccisi. Oggi Shiri, che la guerra la conosce, col cuore al suo Paese e all’Ucraina vuole spiegare ai giovanissimi cosa significa ‘guerra’ oltre le immagini che si vedono in tv e che anche nella narrazione più fedele non trasmettono l’essenza di una condizione innaturale in cui l’uomo è si brutalizza e brutalizza. Hanno partecipato al ‘Caput Gauri’ ben 66 autori e 250 studenti fra le scuole primo, secondo grado e dell’università. Le giurie tecniche delle due sezioni ‘Opere Edite’ e ‘Studenti’ sono presiedute da Anna Maria Quarzi direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

c. g.