Carburanti e speculazione, multati quindici benzinai

La guardia di finanza ha intensificato le verifiche su prezzi e cartellonistica. Gli accertamenti sono stati cinquantadue. Sanzioni per oltre quarantamila euro

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Il caro carburanti pesa sempre di più sulle tasche dei ferraresi e alla mazzata legata ai riflessi del conflitto russo-ucraino si aggiunge ora anche il rischio di speculazioni che nulla hanno a che fare con la crisi internazionale. Per questa ragione, a partire dalla metà di marzo, la guardia di finanza ha intensificato i controlli a tutela di clienti e consumatori. Nel complesso, a Ferrara sono state eseguite 52 in diversi distributori di benzina e sono stati sanzionati quindici gestori. Le attività condotte dai reparti territoriali delle ‘fiamme gialle’ hanno riguardato la posizione di alcuni gestori di stazioni di servizio che non avevano inoltrato le comunicazioni periodiche dei prezzi dei carburanti all’Osservatorio istituito al ministero dello Sviluppo, che permette ai consumatori di consultare in tempo reale i prezzi di vendita dei carburanti effettivamente praticati negli impianti di distribuzione del territorio. I controlli di finanzieri ferraresi hanno riguardato, inoltre, la corretta pubblicizzazione dei prezzi dei carburanti alla pompa, attraverso la verifica della corrispondenza tra il valore effettivamente praticato e quello indicato alla clientela, oltre alle modalità di esposizione della cartellonistica, sia sulla strada che all’interno delle stazioni di rifornimento. Sono otto le violazioni constatate a carico di distributori stradali per l’omessa comunicazione al ministero dello Sviluppo dei prezzi praticati per ogni tipo di carburante commercializzato, con sanzioni amministrative per oltre 24mila euro.

Sono invece sette i gestori di stazioni di servizio sanzionati in materia di ‘pubblicità’. Alcuni per la mancata esposizione, in modo visibile dalla strada, dei prezzi praticati al consumo e altri per pubblicizzazione irregolare o discordanza tra i prezzi esposti e quelli praticati ai clienti. Le sanzioni amministrative elevate in questo caso ammontano a oltre 21mila euro. Le attività condotte nelle ultime settimane, fanno sapere dal comando provinciale della Finanza, "rientrano nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, motivo per cui l’attenzione della guardia di finanza nel settore della commercializzazione dei prodotti energetici è volta ad assicurare il rispetto della normativa in tema di trasparenza dei prezzi, per tutelare sia le famiglie sia le imprese da eventuali speculazioni derivanti dall’attuale situazione di instabilità dei mercati".