"Carcere, ispettore rischia la vita Un detenuto tenta di strangolarlo"

La denuncia del Sappe sull’ennesima aggressione nell’istituto di pena. Picchiati altri tre agenti. Il consigliere regionale Bergamini: "Misura colma". Il senatore Ostellari: "La ministra visiti la struttura"

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FERRARA

Prima un pugno in faccia e poi la stretta al collo. E’ stato aggredito così uno dei quattro agenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di via Arginone. All’agente sono stati diagnosticati quindici giorni di prognosi per guarire. Oltre all’inevitabile choc subito. E’ quanto riferito in una nota dal Sappe. "Ancora aggressioni nel carcere di Ferrara: una situazione purtroppo non diversa dagli altri istituti, considerato che, in Italia, ogni anno avvengono oltre undicimila casi di aggressioni, ferimenti e colluttazioni – sottolinea Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe – Ieri sera (lunedì, ndr), un detenuto ha aggredito un ispettore, un sovrintendente e un agente. Lo stesso, durante la notte, ha sferrato un pugno in faccia a un altro ispettore, responsabile della sorveglianza notturna. L’agente, inviato al pronto soccorso per le cure del caso, ha avuto una prognosi di quindici giorni, a causa di problemi al braccio e al gomito". Gli è stato diagnosticata l’"inversione del capitello radiale".

"Ci riferiscono i colleghi di Ferrara - affermano Durante e Francesco Campobasso, segretario nazionale - che il detenuto aveva anche afferrato l’ispettore dal collo, probabilmente per un tentativo di strangolamento, non riuscito grazie al pronto intervento degli altri colleghi. Speriamo che presto l’Amministrazione e la Ministra avviino ogni utile iniziativa per risolvere il gravissimo problema della gestione dei detenuti con problemi psichiatrici, così come indicato anche dalla Corte costituzionale, in una recente sentenza di gennaio dello scorso anno. Nel frattempo sarebbe opportuno istituire in numero sufficiente sezioni dedicate, come le articolazioni di salute mentale". Sul grave episodio è intervenuto il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini: "Altre due aggressioni ad altrettanti ispettori, oltreché ad un sovrintendente e un agente di polizia penitenziaria, all’interno del carcere dell’Arginone a Ferrara. Dove i detenuti sono liberi di socializzare, anche la notte, e gli agenti sono impossibilitati a difendersi in caso di violenza. La situazione all’interno del penitenziario ferrarese è al collasso, interesserò il presidente della Commissione Giustizia, il senatore Andrea Ostellari".

Il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, avverte che la misura è colma. Gli innumerevoli atti di violenza nei confronti degli agenti della Polizia Penitenziaria suggeriscono di porre al più presto ’correttivi’ rispetto all’attuale modus operandi. Per questo – conclude Bergamini – è mia intenzione portare a conoscenza del problema il presidente della Commissione Giustizia del Senato, Andrea Ostellari". "La situazione del carcere dell’Arginone, a Ferrara, va risolta il prima possibile. Vanno interrotte le ripetute aggressioni a danni di agenti e del personale medico e ripristinate legalità e condizioni di lavoro dignitose per tutti gli operatori. "Occorre aggiornare – è puntualmente intervenuto ieri proprio Ostellari – organici, dotazioni tecniche e protocolli operativi. Chiedo alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, di visitare la struttura e valutare di persona. La Lega è e sarà sempre dalla parte delle donne e degli uomini che servono lo Stato e che non meritano di essere trattati come lavoratori di serie b".

c.r.