Carenza medici Ferrara, coperti i posti di anestesista a Cona. "Ma l’allarme rimane"

L'allarme lanciato dal direttore generale Tiziano Carradori al 23° congresso nazionale del Sarnepima

Da sinistra Zanotti, Valson, Carradori e Zoppellari

Da sinistra Zanotti, Valson, Carradori e Zoppellari

Ferrara, 12 settembre 2019 – I 52 posti da medico anestesista al Sant’Anna di Cona ora sono tutti coperti ma l’emergenza rimane perché l’azienda ospedaliera universitaria ancora non riesce a coprire coloro che per una qualche ragione, ad esempio la richiesta di un’aspettativa o la maternità, devono assentarsi dal posto di lavoro. E tutto questo succede nonostante l’azienda abbia pubblicato un bando per la copertura di 12 posti di anestesisti a cui hanno risposto ben 11 specializzandi.

Il tema della carenza di medici specialisti sarà al centro dell’intervento del direttore generale dell’azienda di Cona, Tiziano Carradori che oggi, nell’aula magna dell’ospedale, apre il 23° congresso nazionale degli anestesisti e rianimatori pediatrici Sarnepi. «Il mio intervento sarà concentrato sul tema della sostenibilità del sistema sanitario in termini di durabilità e non dal punto di vista finanziario ma per la carenza di risorse umane specializzate» ha annunciato il direttore nel corso della presentazione del congresso con a fianco il responsabile dell’unità di anestesia a rianimazione Roberto Zoppellari che era accompagnato da due collaboratori: Fausto Zanotti e Milo Vason.

Un’intera comunità scientifica, nata ufficialmente 24 anni fa per iniziativa di quattro medici che operavano fra Roma e Napoli, da questa mattina si dà appuntamento proprio a Ferrara, nell’aula magna di Cona, per fare il punto sui traguardi di questa scienza che deve trattare il paziente-bambino. L’iniziativa va avanti fino a sabato e si occuperà principalmente di quattro ambiti: gli avanzamenti in anestesia, specie per quanto riguarda la ventilazione del bambino con insufficienza respiratoria e la terapia del dolore nell’approccio palliativo.

Ci sarà poi il tema dell’emergenza tossicologica perché «l’età in cui si inizia a fare uso di sostanze si abbassa sempre di più» spiega Zoppellari annunciando la presenza fra i relatori dell’esperto tossicologo Matteo Marti. Ci sarà anche il tema della cooperazione internazionale. Il congresso che richiamerà gli specialisti del settore da tutta Italia, la passata edizione si è svolta all’ospedale Bambin Gesù di Roma, prevede inoltre tre corsi di formazione pre-congressuali: uno rivolto alle emergenze urgenze nel campo di patologie cardio-polmonari avanzate, un altro verterà sulle emergenze cardio-respiratorie e sarà tenuto dall’esperta Paola Serio dell’ospedale Meyer di Firenze e infine il corso in emergenze ostetriche e neonatali tenuto dal direttore dell’unità operativa di Ferrara di Gian Paolo Garani. «Questo non è un invito ma è un appuntamento in cui l’intera comunità scientifica di questo ambito si unisce e fa il punto della situazione» rimarca infine Zoppellari.