Carife, l’assemblea dei lavoratori approva il piano degli esuberi

Entro il 19 gennaio i dipendenti che vogliono lasciare la banca devono inviare una mail all’azienda

Da sinistra Mauro Fanan, Alessandro Spaggiari e Benito Zocca, tre dei sindacalisti presenti all’assemblea

Da sinistra Mauro Fanan, Alessandro Spaggiari e Benito Zocca, tre dei sindacalisti presenti all’assemblea

Ferrara, 4 gennaio 2017 - Approvato quasi all’unanimità, con 638 voti favorevoli e 12 contrari, l’accordo sugli esuberi in Carife. I dipendenti, riuniti in assemblea alla Fiera, hanno accettato l’intesa tra sindacati e azienda, che prevede una riduzione di organico di 350 lavoratori. Le formule per l’esodo, su base volontaria e incentivate, vanno dallo scivolo pensionistico all’indennizzo economico (da 41 a 48 mensilità) per quanti, più giovani, accetteranno di lasciare comunque la banca. I tempi tuttavia sono strettissimi: entro il 19 gennaio i dipendenti intenzionati a lasciare Carife dovranno comunicarlo all’azienda, il 23 ci sarà l’incontro di verifica con i sindacati. L’auspicio espresso in assemblea è che si raggiunga il numero concordato con l’azienda, necessario anche a favorire l’ingresso del nuovo gestore. Si tratta pressoché con certezza di Bper Banca, di cui è attesa per i prossimi giorni l’offerta ufficiale. Il piano prevede che gli esuberi, dal costo complessivo di 58 milioni di euro, siano pagati dal Fondo Interbancario, e che il Fondo Atlante intervenga per liberare i conti di Carife da sofferenze e crediti deteriorati.

Stefano Lolli