Ferrara, 29 febbraio 2020 - ‘Carifevirus’, l’antidoto dei rimborsi non è ancora operativo per gli ex azionisti. Non solo perché mancano ancora quaranta giorni alla scadenza dei termini per presentare la richiesta di indennizzi, ma soprattutto perché per i risparmiatori che non potranno accedere al risarcimento automatico del 30%, è ancora buio pesto. Questa la prima considerazione fatta ieri dalle associazioni Amici della Carife, Federconsumatori, Adiconsum, Lega Consumatori e Movimento Risparmio Tradito, che tornano comunque a sollecitare gli ex azionisti perché presentino la domanda. «A gennaio erano circa 6500 le istanze già trasmesse alla Consap – esordisce Roberto Zapparoli –; successivamente all’invio, da parte di Bper, di un’informativa a tutti gli ex azionisti rimasti clienti della banca, c’è stata un’evidente accelerazione". Al momento, secondo la stima del presidente di Federconsumatori, il numero delle domande avrebbe superato quota 10mila: "Non si arriverà, certamente, a raggiungere la fatidica soglia dei 28mila azionisti – prosegue Zapparoli –, ma ci attesteremo probabilmente attorno a 15.500 istanze".
Il che, aggiungono Milena Zaggia (Movimento Risparmio Tradito) e Marco Cappellari (Amici della Carife), innescherà un rimborso – virtuale – di oltre 100 milioni di euro, "che la nostra provincia ha il dovere di reclamare – afferma Cappellari –, sperando peraltro che tanti altri si aggiungano in queste settimane, vincendo persino la tentazione, evidente in molti risparmiatori, di rinunciare perché la delusione e lo sfinimento di questa odissea è superiore alle somme azzerate". Buon motivo per non desistere, il riconoscimento da parte della Regione di un rimborso forfettario di 100 euro a ciascun azionista che, per la presentazione della domanda, si è fatto assistere. La Regione ha stabilito, precisa Enrico Scarazzati, "che siano solo le associazioni accreditate a gestire questi rimborsi: Adiconsum, Federconsumatori che ha il ruolo di capofila, Lega Consumatori, Udicon. Possono presentare la domanda tutti i risparmiatori che non superano i 35mila euro annui di reddito, la priorità nell’erogazione sarà data agli over 65 anni e a chi vanta importi più alti".
Anche chi ha agito in proprio o si è fatto assistere da un un professionista ha diritto a questo ‘bonus’ della Regione, ma è necessario rivolgersi alle associazioni accreditate per compilare alcuni moduli (in questo caso, non particolarmente complessi). Il termine per questa scadenza è quello del 31 marzo. Ancora incerta invece, tornando al Fir, la sorte del cosiddetto ‘doppio binario’ per chi non può accedere automaticamente ai rimborsi.