Sullo Sport, negli uffici dell’assessorato, ci sono due parole che fungono da monito: avanti tutta. Adesso è ufficiale. Ferrara si è candidata a essere città europea dello Sport su input dell’assessore Francesco Carità che, fin dai primissimi giorni dell’insediamento, ha spinto sull’acceleratore considerando quella messa a disposizione da Access Europe "un’opportunità irrinunciabile per la città". Al Carlino, racconta la ratio della candidatura e spiega quali saranno le linee guida del suo lavoro nei prossimi giorni.
Cosa significa, a livello pratico, questa candidatura europea?
"Sarà senz’altro un’opportunità straordinaria per Ferrara sotto tanti punti di vista. In primo luogo rafforziamo e valorizziamo la grande tradizione sportiva di città e territorio. Non solo la candidatura rappresenterà un volano importantissimo non solo per il settore sportivo ma anche sul versante turistico".
Qualora dovessimo essere premiati?
"Andremo alla Commissione europea e ci affermeremo come una grande realtà sportiva internazionale. Una vetrina europea che consoliderà la nostra centralità in nome non solo dello sport ma soprattutto della coesione, dell’attenzione all’inclusione e alle fragilità. Perché per come la vedo io questi sono i valori principali su cui deve poggiare l’attività sportiva, al di là della necessaria valorizzazione delle eccellenze".
Quali progetti più significativi in programma?
"All’interno del Ferrara Summer Sport, che sarà un festival itinerante fra diverse aree cittadine, ci sarà uno spazio dedicato alle persone con disabilità e agli anziani. La nostra idea è quello di realizzarlo, in una giornata o su più giorni nel giugno del 2025. In questa cornice si svolgerà anche ‘Parchi in movimento’ dedicata agli anziani in diverse aree verdi della città".
Parliamo dell’assegnazione degli spazi sportivi. Come siete messi con le palestre?
"Siamo riusciti ad accontentare tutte le società sportive che si sono sedute attorno al tavolo, trovando incastri sui turni e sugli spazi. Peraltro abbiamo lavorato in un contesto particolarmente complesso, perché molte palestre sono oggetto di cantiere. Nonostante questo, siamo riusciti a trovare una quadra ottimale. Tutte le società si sono dette soddisfatte".
Il futuro sportivo di Ferrara passa senz’altro dal progetto di via Foro Boario. A che punto sono i lavori del palazzetto?
"Si tratta di una struttura immaginata come polivalente, il cui progetto è stata realizzato e finanziato già nel corso della precedente consiliatura. La città attende con trepidazione la fine dei lavori, che avverrà entro la fine del prossimo anno. Al massimo all’inizio del 2026".
La vexata quaestio resta il cantiere alla Cittadella dello Sport. Qual è lo stato dell’arte?
"Il cantiere sarà concluso entro dicembre e, al momento, i lavori procedono secondo il crono programma stabilito. Per cui, posso dire con ragionevole certezza che all’inizio del prossimo anno avvieremo le procedure per il bando di gestione dell’impianto. Sullo Sport, non abbiamo intenzione di arretrare".