"Caro bollette e mutui, l’Irpef è intoccabile"

In commissione bilancio è emersa l’impossibilità di abbassare l’aliquota. Gaiani: "Il costo dell’energia passa da uno a due milioni"

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CENTO

Maggiorazione dell’Irpef e difficoltà in bilancio gli argomenti al centro del dibattito in commissione ‘Bilancio, affari economici, affari generali, risorse’. L’assessore Carlotta Gaiani, infatti, ha illustrato la situazione che si sta evolvendo per quanto riguarda l’innalzarsi dei costi e del caro-bollette che grava anche sul Comune, che, come illustrato dalla dirigente Denise Frappiccini, unitamente alle alte cifre da pagare per mutui che da quest’anno non sono più slittabili in avanti e l’alta incidenza di crediti non riscuotibili, porta l’ente a non aver un margine tale da evitare l’aumento dell’aliquota Irpef. "L’Imu sugli immobili inagibili è calcolato in 1150000 euro ma prevediamo un’entrata di soli 600.000 euro – inizia a spiegare la Gaiani – c’è preoccupazione sulla copertura e incertezza: nel decreto statale di finanziamento ai comuni, inferiore rispetto l’anno scorso, non ha ancora dato risposte sulla cifra per il nostro comune e peraltro, quanto assegnatoci l’anno scorso, non è ancora arrivato". Poi il caro-bollette. "I numeri che stiamo vedendo sono alti e preoccupanti – prosegue – eravamo speranzosi arrivassero aiuto dallo Stato vista anche la mobilitazione dei sindaci peraltro partita da Cento ma finora ci sono solo voci che parlano di una copertura del 10-20% calcolato sulla spesa dell’anno scorso mentre i costi sono raddoppiati. Guardando le bollette del primo trimestre, proiettandole verso l’anno, l’energia elettrica passa da 1 a 2 milioni di euro e servirà trovare risorse economiche, sperando che qualcosa cambi, altrimenti il bilancio in futuro potrebbe non reggere questi numeri. Anche le spese del gas, in analisi, ci preoccupano". Sui servizi: "Abbiamo anche già richieste dal servizio di trasporto scolastico di riconteggiare i costi a causa degli aumenti del carburante e a questo si aggiunge anche la preoccupazione per i cantieri, per il lievitare dei prezzi dei materiali. Non ci sono dunque i margini per fare manovre a ribasso sull’aliquota Irpef, davanti a dati così allarmanti". E servirebbe a poco anche la possibilità straordinaria alla quale sta pensando lo Stato, di permettere di usare parte dell’avanzo per coprire i costi delle bollette. Quadro che si incastona con quanto illustrato dalla Frappiccini che ha parlato di ‘un peggioramento della capacità di riscossione dei crediti che se si protrarrà potrebbe generare tensioni di cassa mandando in difficoltà la necessità di anticipi richiesti dal Pnrr", di 1 milione di euro di avvisi per accertamenti tributari che ‘rappresenta un gap molto alto che influisce sulla cassa’ e i pagamenti dei mutui non più rinviabili, pari quest’anno a 1.5 milioni di euro e che a suo parere dev’essere perseverata negli anni".

Laura Guerra