Caro bollette, proposta dei sindacati "Fondo di emergenza per i fragili"

I segretari confederali in vista dell’evento regionale di domani mattina in piazza Roosvelt a Bologna "Serve un dialogo con i comuni del territorio, interrompere i distacchi e sensibilizzare le multiutilities"

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Adottare un provvedimento urgente che blocchi almeno per sei mesi i distacchi di gas ed energia elettrica per morosità incolpevole, a partire dalle fasce di utenti maggiormente vulnerabili, attivare i confronti necessari per ricercare le disponibilità nei bilanci dei singoli Comuni con l’obiettivo di concordare sulla costituzione di un ’Fondo di emergenza’ per far fronte alle difficoltà delle famiglie nel pagamento delle utenze. E, infine, utilizzare gli utili delle multiutilities "per interventi diretti alla calmierazione delle tariffe agendo sulle voci che concorrono a definirne il costo complessivo e per aumentare, in via straordinaria, i dividenti verso gli enti locali diretti alla sostenibilità del ’Fondo di emergenza’ così come sopra previsto". Sono queste le tre richieste che i tre segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil lanciano alla politica. Un messaggio prodromico all’evento che le sigle sindacali hanno organizzato domani, a Bolgona in piazza Roosevelt, dal titolo ’Affrontare l’emergenza, costruire il cambiamento’. "In altri comuni della Regione – spiega il segretario della Uil, Massimo Zanirato – si stanno costituendo fondi per aiutare le famiglie in difficoltà dovute al caro bollette. Sul nostro territorio pare invece che alcuni amministratori vivano al di fuori della realtà". "Le multiutility – aggiunge – , vedono aumentare i propri profitti e con essi anche i dividendi per i soci. Tra questi ci sono anche i comuni che anziché convenire con le loro aziende un piano che veda meno utili, ma bollette più basse, se ne stanno assolutamente in silenzio". Le bollette gravano sulle tasche degli utenti e "di tale vessazione si dà la colpa al gestore del servizio", quando in realtà, secondo il segretario della Uil, "è responsabilità dei comuni indicare all’azienda le linee strategiche, il piano di investimenti e quanti utili trasformare in dividendi". Dello stesso avviso è anche Bruna Barberis, segretaria della Cisl. "L’emergenza energetica si somma all’emergenza della tenuta dei bilanci – scandisce Barberis – e nelle prossime discussioni con le amministrazioni sulla programmazione il rischio di dover discutere di tagli al sociale è sempre più evidente. Crisi energetica che mette difficoltà enti e amministrazioni pubbliche, che faticano ad individuare risorse dai bilanci da destinare ai bisogni primari dei lavoratori delle famiglie e dei cittadini. Per superare il drammatico momento che vive il Paese a causa della grave crisi chiediamo il confronto con gli amministratori locali, con le Multiutilty per ricercare soluzioni condivise per affrontare l’aggravarsi delle fragilità già esistenti nel nostro territorio".

Le fa eco anche la segretaria della Cgil, Veronica Tagliati. "Sono necessari interventi profondi e strutturali, già oggi in estremo ritardo rispetto alle necessità di lavoratori e pensionati, e alla crescente tensione sociale – sentenzia Tagliati – . C’è quindi bisogno di mettere in campo azioni orientate all’adozione di provvedimenti utili sia per l’emergenza che per il futuro. Tutti debbono fare la propria parte, Governo, Regione, Comuni e multiutility. È utile sottolineare che serve costruire una proposta capace di accelerare il percorso di transizione energetica e di decarbonizzazione, perché se l’impennata dei prezzi energetici ha dimostrato qualcosa è sicuramente quanto la transizione ecologica sia cruciale".

f. d. b.