Un’altra storia di solidarietà verso il popolo ucraino viene dal tessuto produttivo copparese. La casa di moda Angy Style ha assunto una giovane mamma in fuga da Kiev. Marina è traduttrice e insegnante, ha due figli di due e cinque anni e, comprendendo come la situazione stesse rapidamente peggiorando, decide di lasciare la capitale del suo Paese: lo fa prima degli attacchi russi. Riesce a raggiungere la madre in Italia, a Copparo, dove lavora. A sua volta però vuole rendersi utile, non stare con le mani in mano. È qui che entrano in scena Lara Paganin, Antonio e Matteo Schiavone, il cui laboratorio si trova nel palazzo del tessile in vicolo Dante Bighi. La loro è già una storia coraggiosa: hanno deciso di collaborare prima del Covid e, pur ostacolati dalla pandemia, nel giugno 2020 sono riusciti a costituirsi in società, ad aprire a settembre di quello stesso anno, arrivando poi a Copparo lo scorso 1° ottobre. La loro è un’’azienda in espansione, sempre alla ricerca, non semplice, di personale. Si mettono a disposizione e accolgono Marina in uno staff molto affiatato e già multietnico e si fanno carico di una burocrazia complessa, che lo diventa tanto più per la regolarizzazione nel mondo del lavoro. Dopo diversi tentativi, finalmente riesce l’inserimento. "Marina è una ragazza molto intelligente e capace – raccontano -. Le stiamo formando a un lavoro che necessita di rigore, ma che le darà una professionalità oggi molto ricercata. Puntiamo molto su di lei, ma a dire il vero non sappiamo quale futuro ha pensato per sé". Marina infatti è stata travolta dalla guerra ed è difficile al momento vedere distintamente il domani. Ringrazia tutti di cuore: Angy Style, la parrocchia, la cui scuola ha accolto i figli, Copparo, di cui ha conosciuto il sindaco Fabrizio Pagnoni, e l’Italia per questo presente sicuro.
CronacaCasa di moda assume madre in fuga da Kiev