Case e garage finiscono sott’acqua Linea allagata: salta anche il treno

Tratta per Codigoro interrotta nella fermata città del ragazzo. Bloccati otto convogli, in azione i bus. Sacchetti per fermare il mare scuro, la disperazione delle famiglie. Infiltrazioni anche in tribunale.

Case e garage finiscono sott’acqua  Linea allagata: salta anche il treno

Case e garage finiscono sott’acqua Linea allagata: salta anche il treno

di Mario Bovenzi

E’ caduta costante, implacabile. Da mercoledì, per tutta la notte. Poi la mattina di ieri. Con una tregua intorno alle 13,30. Una fragile tregua, altra pioggia è in arrivo. E la provincia, dopo i lunghi mesi di siccità – sembra una beffa – adesso frana, si sgretola, finisce sott’acqua. Un mare scuro, di fango e rabbia. Fino alle 15 di ieri erano 80 gli interventi dei vigili del fuoco, con squadre in azione per allagamenti, alberi crollati, buche nelle strade diventate all’improvviso trappole. Sempre ieri, alle 15, con mezzi e pompe sono dovuti entrare in azione nella fermata ferroviaria della Citta del Ragazzo. La linea si è allagata, è scattato lo stop ai treni nella tratta che va da Ferrara a Codigoro linea gestita da Fer. Sono ’saltati’ otto convogli, hanno acceso i motori le corriere attivate da Trenitalia Tper che hanno fatto la spola da Ferrara a Quartesana. Un centinaio di passeggeri che nel corso del pomeriggio sono poi saliti di nuovo in treno a Quartesana per arrivare a Codigoro. Spiega Aldo Salani, responsabile dell’area commerciale Fer: "I vigili del fuoco sono al lavoro". Lavori che sono terminati alle 21. Per capire quello che è successo nelle ultime ore basta scorrere la mappa, solo provvisioria, dei punti colpiti in città. Allagamenti in via Verga, del Campo, via Copparo e Dei Cedri. Alberi pericolanti a Quartesana, via Selva, zona Aguscello, via Boccale. Una pianta è crollata nella zona dell’acquedotto. Ancora. Acqua alta, in via dei Gerani, nella zona del pattinodromo, allagato il sottopasso a Coronella. Un mare scuro nel sottomura della zona parco urbano, dall’altra parte della strada c’è l’area del concerto di Bruce Springsteen. Stesso scenario lungo via Caldirolo, nelle vie Colombara e Mambro. Allagamenti in via Pomposa (il vivaio ‘Il borgo in fiore’ ha subito danni), nel parchetto in via Siepe. In via Lavezzola è franato l’argine. Chiuso il percorso ciclo-pedonale tra Malborghetto e Francolino. Sono scuri in volto, come il cielo che continua a buttare acqua, i residenti delle palazzine in via Frutteti. Secchi, ramazze, occhi al cielo per raccogliere l’ondata che la scorsa notte si è riversata, come fosse un secchio, nei garage e cantine. Gabriella Morisi indica un vaso. "L’acqua è arrivata fino a lì", dice cercando di svuotare con la scopa quello che a lei sembra un mare. Sono 32 le famiglie colpite dal maltempo solo in quella zona. Sono in strada, insieme, con la solidarietà che semina una disgrazia. Martina Montagnana e il marito Davide Ceccutti hanno perso vestiti, l’albero di Natale che avevano riposto in garage, tavoli, sedie. "Tutto rovinato", dicono costernati.

Di nuovo la mappa. Via Pelosa, sottopasso allagato. Le zone colpite sono soprattutto quelle nel quadrante Ferrara Est. In tribunale si sono allagati gli archivi sotterranei, infiltrazioni dal tetto. A palazzo di giustizia sono intervenuti i vigili del fuoco. Il sindaco Alan Fabbri ha fatto un sopralluogo nelle zone allagate. Oggi il vice Nicola Lodi ha convocato un tavolo con tecnici comunali, polizia locale, protezione civile, Hera e Consorzio di Bonifica. Il vertice, alle 12, nella nuova caserma dei vigili. "Stiamo fronteggiando una situazione eccezionale per il quantitativo di pioggia caduta nelle ultime ore". Raffaele Zecchi si è messo gli stivali e con un badile cerca di liberare il giardino. E’ il titolare del negozio di ferramenta a Porta Mare, vive con la sua fidanzata in quella bella casa a ridosso del sottomura. Casa con vista sul giardino, prima. Ora su un lago. "Non è la prima volta, ma l’acqua così alta mai", dice. Nel pomeriggio è stata chiusa via Copparo – dal centro Fabbri al bar Zaganel – per liberare gli scantinati invasi dall’acqua. Sono stati messi i sacchi di sabbia. Dopo la siccità ora siamo in guerra. Contro l’acqua.