Case Popolari: a Ferrara sono italiani i primi 157 assegnatari

Il sindaco leghista Fabbri: "Risultato rivoluzionario. Ristabilita equità sociale tra italiani e immigrati"

Alan Fabbri

Alan Fabbri

Ferrara, 4 gennaio 2020 - A Ferrara la trentaduesima assegnazione delle case popolari rappresenta un "risultato rivoluzionario" secondo il sindaco leghista Alan Fabbri. Sono italiane le prime 157 famiglie assegnatarie degli alloggi. "Grazie al nuovo regolamento: le prime 157 posizioni della graduatoria di assegnazione delle case popolari sono occupate da italiani in situazioni di necessità. Grazie all'introduzione della residenzialità storica abbiamo ristabilito una equità sociale che era stata cancellata dai finti buonismi delle amministrazioni Pd e abbiamo garantito il diritto alla casa alle famiglie che da più tempo risiedono nel nostro Comune che erano da anni penalizzate".

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E' stata definita oggi 4 gennaio, infatti, la nuova graduatoria, la prima formulata in base ai criteri di assegnazione aggiornati dal nuovo regolamento, elaborato dalla Giunta Fabbri, che ha valorizzato la residenzialità storica dei richiedenti e aperto l'accesso agli alloggi Acer a nuove categorie di assegnatari.

Le domande raccolte sono 746 e, nella graduatoria, le prime 157 posizioni sono occupate da famiglie italiane (compresi nuclei stranieri che hanno acquisito la cittadinanza). In particolare, ad oggi, 259 sono le domande accolte in via definitiva, 473 quelle ammesse con riserva e 14 le escluse.

"Premiato chi da più tempo vive e lavora a Ferrara"

"Il criterio della residenzialità storica valorizza chi da più tempo abita nella nostra città, italiano o immigrato che sia, e chi lavora e vive Ferrara contribuendo alla sua crescita e al suo sviluppo - prosegue il sindaco - assegnando un punteggio per ogni anno di vita a Ferrara. Oltre a questo abbiamo valorizzato le giovani coppie e i nuclei monogenitoriali, compresi quelli separati con figli, andando incontro a quelle che sono le nuove e reali necessità della popolazione. Abbiamo messo in piedi una rivoluzione dolce che porta con se un significato importante: la casa popolare non deve più essere considerata un servizio dedicato quasi esclusivamente alle famiglie immigrate, ma un servizio a disposizione di tutti, utile alle famiglie come momento di passaggio che sostiene le famiglie nella ricerca di una autonomia economica futura".

Il più giovane ha 21 anni, il più anziano 85

Il richiedente più giovane è classe 2001 il più anziano classe 1936; sono 21 le giovani coppie che hanno fatto richiesta di cui 5 hanno chiesto l'assegnazione in alloggi dislocati nelle frazione; sono 119 i nuclei monogenitoriali inseriti in graduatoria mentre 13 sono le domande arrivate da genitori separati con affido congiunto. Rispetto alla 31 esima graduatoria (per la quale le domande complessive erano 863) le domande presentate da nuclei italiani è salita dal 51% al 58%.

"Abbiamo assistito ad una straordinaria partecipazione al bando, nonostante le restrizioni e questo dimostra che l'approccio digitale voluto dalla Giunta sia in linea con i tempi ma soprattutto comprova come la casa popolare sia un valore su cui si deve assolutamente investire poiché si tratta di un beneficio in grado di sostenere le nostre famiglie nei momenti di grande difficoltà. Ringrazio Acer per l'importante lavoro svolto e la disponibilità e le organizzazioni sindacali degli inquilini che hanno aiutato l'Amministrazione nella attività di raccolta delle domande fungendo da punti qualificati di consulenza e supporto alla compilazione", spiega l'assessore alle Politiche Abitative del Comune di Ferrara, Cristina Coletti.

 

La 32esima graduatoria approvata oggi 4 gennaio 2021, è provvisoria: si arriverà alla graduatoria definitiva decorso il termine di 30 giorni.

Alcune domane di assegnazione, sono state escluse perché mancanti dei requisiti stabiliti dalla normativa regionale; altre invece sono state ammesse con riserva perché non era presente agli atti di istruttoria tutta la documentazione necessaria a confermare i punteggi attribuiti. Se non si riesce a produrre la documentazione mancante entro i 30 giorni che separano la graduatoria provvisoria da quella definitiva, la domanda sarà inserita con riserva anche in quest'ultima ma sarà possibile sciogliere la riserva sino alla chiamata per l'assegnazione; la riserva infatti non impedisce la chiamata per l'assegnazione, ma l'interessato dovrà produrre la documentazione mancante prima dell'adozione del provvedimento di assegnazione della casa

Per sciogliere la riserva è sufficiente produrre la documentazione mancante; questa potrà essere prodotta ad ACER mediante consegna diretta dei documenti (previo appuntamento da concordare allo 0532/230311) o mediante inoltro via Pec (affarigenerali@acerferrara.legalmail.it) via email (info.assegnazioni@acerferrara.it) via fax (0532/ 207854) o via posta ordinaria (ACER Ferrara, C.so Vittorio Veneto 7 44121 Ferrara).