
Oltre ai numeri confortanti, il Comune punta a ridurre gli alloggi vuoti "per restituirli ai cittadini fragili"
La pubblicazione dell’ultima graduatoria di assegnazione delle case popolari conferma la linea che il sindaco Alan Fabbri e l’assessore alla Politiche Abitative, Cristina Coletti hanno impresso fin dall’inizio del primo mandato. Nelle prime posizioni, famiglie italiane, anziani e giovani coppie. Lo schema di questa visione, si conferma anche nella convezione tra Comune e Acer, che gestisce il patrimonio di edilizia popolare. Il documento, sarà discusso in Commissione giovedì prossimo, e contiene alcuni elementi interessanti. Quattro sono i punti cardine. Alloggi vuoti. Il primo obiettivo è la riduzione del numero degli alloggi vuoti sia nella fase di manutenzione sia in quella di assegnazione.
"Fin dal 2019 - dice Coletti al Carlino - abbiamo impostato un piano straordinario di recupero delle case per restituirle ai cittadini più fragili. Nel triennio 2020-2022 abbiamo recuperato 123 alloggi con 770mila euro di risorse proprie. Dal 2023 ad oggi sono stati stanziati quasi 2,3 milioni di euro per intervenire su 213 alloggi vuoti". Morosità. Il secondo cardine del documento fissa l’intento di potenziare le azioni di prevenzione e di riduzione delle morosità. "Oltre che per recuperare risorse - continua l’assessore - prevenire le situazioni di morosità significa mettere in atto azioni in favore dei nuclei familiari più fragili, volte al mantenimento dell’alloggio". Miglioramento energetico. "Abbiamo avviato un piano di efficientamento da 5 milioni per gli edifici di via Verga 62,64,66,72 e via Bologna, 790 - dettaglia l’assessore riprendendo il documento - Questo consentirà a 50 famiglie di avere risparmi sulle utenze domestiche: un’attenzione reale e un aiuto concreto in un momento socioeconomico difficile. Inoltre, nelle ultime settimane è stata approvata dalla giunta una mia proposta che porterà all’avvio dei lavori, per un costo complessivo di 2 milioni, finalizzati a eliminare le barriere architettoniche e a installare ausili come ascensori e montascale per rendere alcune case pienamente accessibili". Acer La parte più "politica" del documento riguarda proprio l’azienda casa. In virtù della convenzione, con la nuova gestione, Acer dovrà essere "maggiormente in grado di intercettare finanziamenti pubblici, prioritariamente per il recupero e la riqualificazione degli alloggi Erp". "Occorre - specifica Coletti - che anche il gestore colga la logica che ci ha visto, come Amministrazione, dare uno slancio nuovo al tema dell’abitare, attraverso l’investimento di risorse proprie con una portata mai avvenuta prima".
Da ultimo, Coletti oltre a promettere un’attenta attività di vigilanza su questo ultimo e su tutti gli altri obiettivi fissati dal documento, mette a fuoco un appunto di metodo. "La convenzione – chiude l’assessore alle Politiche Abitative – è stata condivisa con le organizzazioni sindacali confederali e degli inquilini, che ne hanno apprezzato i contenuti. Negli ultimi anni con loro abbiamo trovato una stretta e proficua collaborazione, che intendiamo valorizzare per dare sempre più risposte ai cittadini su un tema così urgente. Questa è la strada giusta, perché soltanto attraverso sinergie si possono risolvere i problemi della nostra comunità".