FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Case popolari, quote tricolori. Assegnazioni, il 75% agli italiani: "Rispecchia la nostra linea"

Nella graduatoria per la maggior parte famiglie con nonni e giovani coppie, l’analisi del sindaco. Il più giovane ad aver fatto domanda è una ragazza di 20 anni. La più anziana una donna di 94 anni.

Il sindaco Alan Fabbri e l’assessore Cristina Coletti

Il sindaco Alan Fabbri e l’assessore Cristina Coletti

Anche nella pubblicazione dell’ultima graduatoria per l’assegnazione delle case popolari – la numero 35 – si estrinseca l’impegno politico dell’amministrazione di centrodestra: nelle prime cento posizioni, il 75% dei nuclei familiari è composto da cittadini italiani. Per lo più anziani e giovani coppie. E’ il Comune a rendere noti i numeri della tornata di attribuzioni di alloggi. In particolare, dall’istantanea scattata dall’amministrazione, emerge che il 55% di famiglie composte da anziani e il 12% di nuclei formati da giovani coppie.

Nelle prime posizioni, inoltre, il 42% delle famiglie vede al proprio interno una persona con disabilità e il 34% presenta situazioni di fragilità. Da quanto emerge dai dati anagrafici contenuti nella graduatoria, il cittadino più giovane ad aver presentato la domanda di ottenimento dell’alloggio è una ragazza di 20 anni, mentre il più anziano è una donna di 94 anni. Le domande di ammissione nella nuova graduatoria sono state 1120, di cui 922 ammesse. Tra queste, 538 appartengono a nuclei italiani (il 58% del totale). Tra gli ammessi ci sono inoltre 559 famiglie, 263 single under 65, 106 nuclei fragili, 166 persone con disabilità e 100 famiglie formate da anziani.

Contestualmente alla pubblicazione della nuova graduatoria, sono state approvate anche le 3 graduatorie speciali, introdotte nel 2022 con lo scopo di destinare il 10% degli alloggi a richiedenti in particolari condizioni di vulnerabilità. Particolarmente soddisfatto di questi numeri il primo cittadino, Alan Fabbri. "La nuova graduatoria – così Fabbri – rispecchia pienamente la linea impostata nel precedente mandato e che continueremo a seguire con determinazione e coerenza. Ciò che emerge, con chiarezza, è che la volontà di riportare in questa città i principi di equità sociale a beneficio delle categorie più vulnerabili sta dando i propri frutti. Per troppo tempo i cittadini ferraresi sono stati messi in secondo piano per scelte ideologiche che hanno creato una frattura sociale, a discapito dei residenti storici e nonostante i bisogni reali. Anche in questa graduatoria è evidente l’attenzione alle persone più svantaggiate".

Dello stesso avviso anche l’assessore alle Politiche Sociali, Cristina Coletti. "Dopo tanti anni – chiosa l’assessore – siamo riusciti a restituire dignità ai cittadini che hanno contribuito a generare il welfare di questa città e stiamo riconsegnando fiducia ai giovani che intendono mettere su famiglia, che non devono più convivere con lo sconforto di non riuscirci a causa di costi ritenuti inaffrontabili. Nella nuova graduatoria, infatti, nelle prime 100 posizioni ci sono il 12% di giovani coppie. Questa è una testimonianza concreta di attenzione a tutto tondo".