"Caserma, l’inaugurazione a San Sebastiano"

Entro fine anno è prevista la fine dei lavori per la nuova ’casa’ della Polizia Locale. Il vicesindaco: "Sarà la zona più sicura della città"

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di Federico Di Bisceglie

L’odore di vernice fresca sui muri è forte. Gli infissi sono montati e le vetrate aprono a un panorama che non ti aspetti, da via Beethoven. Lo scheletro della nuova caserma della Polizia Locale inizia a prendere forma. Da fuori, sembra ormai agli sgoccioli il cantiere. Dopo lo stop dovuto al caro sulle materie prime "che ha comportato almeno due revisioni al rialzo rispetto al prezzo stabilito al momento dell’aggiudicazione dell’appalto (circa cinque milioni di euro)", ora procede. Anche perché, l’obiettivo prefissato dall’amministrazione è di "finire la caserma entro l’anno". Addirittura, il vicesindaco Nicola Lodi che tiene sotto controllo l’andamento dei lavori in ogni angolo del manufatto, avrebbe già in mente la data dell’inaugurazione: il 20 gennaio. "La festa di San Sebastiano – scandisce Lodi – : il patrono della Polizia Locale". Ciò che manca, sostanzialmente, da qui a fine dicembre sono alcuni interventi in particolare al piano terra. Oltre, chiaramente, all’allestimento di tutti gli interni e gli elementi di arredo.

Vediamo nel dettaglio come sarà composta. La nuova caserma, si articola su tre piani. L’ultimo, in cui sono collocati gli uffici amministrativi, quello del comandate e della vice, è praticamente terminato. Mancano allacciamenti e impianto di illuminazione. Al di sopra, il tetto, sarà completamente ricoperto con una distesa di pannelli solari che permetteranno alla caserma di auto-produrre l’energia. A proposito di questo, all’interno l’impianto di riscaldamento è collocato sotto il pavimento, con un sistema innovativo che riscalda piastre di alluminio che a loro volta trasferiscono il calore alle piastrelle. Scendendo al piano di mezzo, si entra in quello che diventerà il vero e proprio cuore pulsante della nuova caserma. La stanza deputata a ‘control room’, la regia per il nuovo impianto di videosorveglianza per il quale l’amministrazione ha ricevuto un cospicuo finanziamento dal Ministero (oltre mezzo milione di euro), è immensa. Sono circa 150 metri quadrati. "Da qui – spiega Lodi, indicando la parete – la Polizia Locale controllerà tutta Ferrara. E questo, con la realizzazione della caserma, diventerà il quartiere più sicuro di Ferrara". Poco distante dalla sala, oltre a diversi uffici ancora in fase di realizzazione, c’è il locale deputato ad armeria. I cardini della porta blindata sono già stati predisposti. E l’altro giorno c’erano diversi operai che ultimavano le rifiniture della posa nelle piastrelle. A ogni livello ci sono diversi servizi e spogliatoi ampi. Al posto della biblioteca che la precedente amministrazione aveva previsto nel progetto originario, nella caserma è stato predisposto uno spazio ‘living’. "Un luogo – spiega l’assessore alla Sicurezza – che servirà agli agenti come svago, ma anche per svolgere i corsi di formazione e per organizzare incontri con la cittadinanza". Al piano terra, l’ingresso ha la classica forma dell’ufficio di polizia. Nella guardiola è già installato il plexiglass forato per permettere agli agenti (ce ne staranno a rotazione 170 in caserma), di parlare con gli utenti. Poco più avanti c’è l’ufficio denunce.

"E’ la prima volta nella storia, per la Polizia Locale", assicurano. Due sono le celle di sicurezza. La zona dedicata agli agenti a quattro zampe – per come è stata descritta – assumerà le fattezze di una suite d’albergo. Senza contare che, all’esterno, i cani dell’unità cinofila possono contare su un’ampia zona di sgambamento tutta per loro. Rimane, accanto alla caserma, l’ultima parte fatiscente dell’ex Palaspecchi che insiste sul terreno che dovrebbe essere espropriato. Il vero ostacolo, anche alla vista, è quello. In ballo, ci sono i quindici milioni di euro del bando Pinqua.