Caso trenino, il gup Negri si astiene Nessuna decisione per Solaroli

Incompatibilità per avere seguito una vicenda parallela. Serve un altro giudice

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FERRARA

Slitta la decisione sul ruolo che il consigliere comunale di maggioranza Stefano Solaroli (foto) ha avuto nella vicenda che ruota attorno alle presunte pressioni che lui avrebbe fatto sull’allora collega di maggioranza e di partito Anna Ferraresi, nell’ambito della vicenda del cosiddetto ’trenino’. Pressioni per farla dimettere dal consiglio comunale, in cambio di un lavoro a tempo indeterminato come accompagnatrice turistica. Un’accusa (istigazione alla corruzione) che il consigliere della Lega Solaroli ha condiviso per un periodo con il vicesindaco Nicola Lodi, il quale però ormai da mesi è uscito da questa vicenda, dopo l’accoglimento da parte del gip dell’archiviazione proposta dal pm.

Sono invece rimaste in piedi le accuse all’indirizzo di Solaroli che, stando alla ricostruzione fatta dalla procura estense avrebbe cercato di ’comperare’ le dimissioni della ex compagna di partito Ferraresi dal consiglio comunale, prospettandole la possibilità di un lavoro stabile con l’azienda che gestisce il servizio del trenino turistico. Ferraresi, che aveva registrato l’intera conversazione, decise quindi presentare un esposto in procura che ha dato il via alle indagini del pm Savino.

Ieri mattina davanti al gup Carlo Negri era fissata l’udienza preliminare per discutere l’eventuale richiesta di riti alternativi. Ma l’udienza è durata lo spazio di pochi minuti perché il giudice Negri ha dichiarato di astenersi dal giudizio, considerando che si era occupato di una vicenda collegata a questa indagine – cioè l’accusa questa volta di Solaroli a Ferraresi di aver registrato la loro conversazione e di averla diffusa, violando così, secondo lui la sua privacy. Accusa questa già archiviata – diventando quindi incompatibile. A questo punto la richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pubblico ministero Ciro Alberto Savino dovrà essere affidata a un altro giudice dell’udienza preliminare, il quale, una volta individuato, dovrà fissare la nuova data dell’udienza preliminare.

E’ possibile che trascorrano altre settimane prima di avere una nuova data in cui il consigliere comunale dovrà comparire davanti al giudice e in quell’occasione dichiarare se vuole essere giudicato con riti alternativi, oppure se sceglierà di attendere la decisione del giudice e quindi il rischio di un eventuale rinvio a giudizio.

cri.ru.