Cavalli abbandonati Ferrara, gli animali trovano casa a Rovigo

I 24 animali sono stati acquisiti, tramite il Tribunale, da un allevamento: saranno accuditi, rifocillati e curati

I cavalli abbandonati di Valle Lepri hanno trovato sistemazione a Rovigo

I cavalli abbandonati di Valle Lepri hanno trovato sistemazione a Rovigo

Ferrara, 21 aprile 2019 - Saranno accuditi, rifocillati, curati. E un giorno, forse, calcheranno le arene di tutta Europa. Per i 24 cavalli di Valle Lepri, abbandonati da anni allo stato selvaggio, ma quel che è peggio alle prese con la durezza della vita brada, è arrivata la soluzione definitiva.

Gli animali, di razza Camargue, sono stati infatti acquistati – attraverso il Tribunale di Ferrara, che ne aveva disposto il sequesto per consentirne la tutela –, da una società rodigina, la Giona, titolare di un allevamento e di importanti attività nel campo dell’equitazione. Già la prossima settimana, dopo la firma degli ultimi documenti con il servizio veterinario dell’Azienda Usl, i cavalli verranno recuperati, con van appositamente attrezzati, e trasferiti a Castelguglielmo. Per loro c’è già una ‘casa’ pronta: biada, medicine, un’ampia zona agricola in cui nei primi tempi verranno lasciati ancora liberi, quindi stalle e maneggi.

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Una soluzione ottimale, commenta il sindaco di Ostellato Andrea Marchi, che ha seguito la vicenda sin dal giorno in cui era scattato l’allarme. Era novembre, quando attraverso le colonne del Resto del Carlino è emersa la storia del branco di cavalli che vagavano, in condizioni difficili, nelle vaste lande del Delta.

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A sollevare il caso, Nicole Berlusconi – responsabile dell’associazione Islanders – che si era recata personalmente a Valle Lepri per portare aiuto agli esemplari malati e denutriti. Uno di loro, ribattezzato ‘Resilienza’, era diventato il simbolo di quei cavalli che, pur abituati a vivere in natura, si trovavano in estrema difficoltà; alcuni esemplari, purtroppo, erano morti di stenti prima ancora che scattasse l’allerta. Da quel giorno, invece, si era mossa un’autentica catena di solidarietà: oltre a Nicole Berlusconi, sono scesi in campo Giampaolo Maini, veterinario dell’Ente Palio, alcune contrade che hanno organizzato invii di balle di fieno, il Comune, la Regione, tanti volontari. E soprattutto l’associazione Horse Angels, che attraverso la dedizione dei propri volontari si è prestata alla cura dei cavalli, e che alla fine ha favorito anche l’individuazione della struttura che a giorni accoglierà i ventiquattro cavalli.

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A seguito della messa all’asta dei terreni in cui avrebbero dovuto essere ricoverati, i cavalli non avrebbero più potuto rimanere nel Delta; impossibile, ricordano il sindaco Marchi e il consigliere regionale Paolo Calvano, «dare corso al progetto predisposto dalla Regione, di realizzare un’oasi destinata a quei cavalli, all’interno delle Vallette di Ostellato». Ecco allora prendere corpo la soluzione: i ventiquattro cavalli entreranno nella grande famiglia del ‘Giona Show’, una delle principali realtà europee di show equestri. Gli animalisti possono stare sereni, i cavalli non diventeranno esemplari da circo, perchè il titolare per primo della società garantisce, assieme alle istituzioni e alla Asl, che a risolvere il caso è stata soprattutto la commozione innescata dalla storia.