C’è un problema nel gruppo consiliare

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Cristiano

Bendin

Un capolavoro di intempestività politica, non c’è che dire, pur riconoscendo a Mosso il diritto di esercitare il suo mandato come meglio crede e al netto della solita, prevedibile ondata di indignazione woke

in salsa ferrarese (cioè quella tendenza censoria, spiccata a sinistra, nei confronti di parole, idee e atteggiamenti che vanno contro le più moderne sensibilità sulle questioni dei diritti civili). Ma il "caso Mosso", che ha animato giornali, web e bacheche e che si è concluso dopo appena 24 ore col ritiro dell’interrogazione - un pasticcio che ha procurato più rogne che piaceri alla propria parte politica – è solo

la punta dell’iceberg di un gruppo consiliare quasi inesistente e che, quando esiste - o batte un colpo - procura solo imbarazzi. Non sappiamo se il sindaco Alan Fabbri - che su diritti civili e gender è più a sinistra della media leghista - abbia rimproverato il suo consigliere comunale per quella singolare richiesta ma, se non l’ha fatto, farebbe bene a richiamare all’ordine chi rappresenta la sua maggioranza sui banchi del Consiglio. E che, con gaffe e uscite spesso a vanvera, rischia di offuscare anche le cose buone che vengono fatte dall’amministrazione.

A proposito di Consiglio comunale, è piuttosto chiaro a chi partecipi alle sedute (di persona o via web) il livello mediamente basso e imbarazzante del dibattito e degli interventi, che consente alla sinistra di alzare il ditino con rilievi il più delle volte sensati. Insomma, quello del gruppo consiliare è un problema serio, che andrebbe affrontato una volte

per tutte, specie in vista dell’appuntamento elettorale del 2024. Esiste un raccordo tra la Giunta e il Consiglio? Vengono convocate con regolarità riunioni di maggioranza per coinvolgere i consiglieri nelle decisioni del governo cittadino e per concordare un minimo di strategie? Se la risposta è sì, crediamo vadano apportati dei correttivi. Perché di figuraccia in figuraccia, la sola forza di Fabbri e Lodi - Lega assente come partito e alleati in ombra – potrebbe non regalare quella che, in cuor loro, credono una vittoria scontata e certa.