CronacaCede la Ferrara-Mare: voragine di rabbia, chiusa la Superstrada "Un’odissea, ora basta"

Cede la Ferrara-Mare: voragine di rabbia, chiusa la Superstrada "Un’odissea, ora basta"

Il tratto incriminato tra Rovereto e Masi San Giacomo verso Ferrara. Traffico deviato, sopralluogo dell’Anas in vista dei lavori da domani. I primi cittadini protestano, Bizzarri: "Situazione pericolosissima".

Cede la Ferrara-Mare  Voragine di rabbia,  chiusa la Superstrada  "Un’odissea, ora basta"

Cede la Ferrara-Mare Voragine di rabbia, chiusa la Superstrada "Un’odissea, ora basta"

Una voragine, il catrame che cede all’improvviso in un tratto messo a nuovo da poco. E’ successo ancora, è successo sulla Ferrara-Mare quella striscia di cemento e rabbia che dalla città arriva alla costa. L’area dove si è verificato il cedimento – nella corsia verso Ferrara, quando si attraversa il territorio di Ostellato – è stata chiusa dall’Anas. Ieri mattina sono intervenute anche le pattuglie della polizia stradale. Deviato il traffico. Si esce a Rovereto, poi una serie di svolte prima di rientrare sul raccordo a Masi San Giacomo. I tecnici Anas in queste ore stanno valutando i danni per programmare l’intervento di ripristino della pavimentazione che sembra essersi spezzata. Molto probabilmente i lavori partiranno domani. Si annuncia un fine settimana da incubo per i turisti che tornano dal mare. Tra l’altro prima dello stop a causa della voragine, sempre in direzione Ferrara nel tratto tra Comacchio e Migliarino, il raccordo si stringe, diventa ad una corsia. Un imbuto dove si incanalano prigionieri del new jersey gli automobilisti, gli occhi al volante e un po’ al cielo tra i sobbalzi di una strada che sembra ormai una via crucis.

Riccardo Bizzarri è sindaco a Masi Torello da dieci anni, la conosce bene. Dice: "Una situazione pericolosissima, sotto il catrame scorrono tubi che portano acqua da una parte all’altra. Ce ne sono duemila. Non si sa quando si aprono queste buche. Per gli automobilisti sono delle trappole". E’ andata bene ieri mattina, quando il terreno ha ceduto. Nessuno c’è finito dentro. I tempi dei lavori? Sempre Bizzarri. "Il cedimento è avvenuto in un punto che era appena stato sistemato, il cantiere sarà molto lungo". Non è una novità. Il cedimento si è verificato sopra un attraversamento idraulico – un tubo – proprio vicino alla mezzeria. I tecnici valutano, si fanno ipotesi. Una è che l’ondata di pioggia e acqua possa essersi infiltrata lì sotto, aver scavato il sottosuolo. Si saprà nelle prossime ore che si annunciano di protesta, d’atti d’accusa.

"Ieri mattina mi hanno avvertito di quello che era successo – interviene Elena Rossi, sindaco di Ostellato –. Si è formata una buca del diametro di un metro, la strada sembra essere collassata. Il raccordo è un collegamento maledetto, lavori, voragini, auto danneggiate lungo il ciglio. Il tratto verso la città è diventato un’odissea. Basta, sono veramente arrabbiata". E’ una sola la voce dei primi cittadini, da sinistra a destra, il dito puntato contro un’opera che sembra un martirio per i paesi che si affacciano sul tracciato Ferrara - Porto Garibaldi. Cristian Bertarelli, sindaco di Lagosanto, usa poche parole. "In quei chilometri che a volte sembrano infiniti si misura l’inerzia dell’Anas, sorda ai nostri appelli, alla voce di chi il territorio rappresenta. Sono mesi che chiedo un intervento sulla rotonda nella Romea. Risultato? Nessuno. L’acqua scava, si infiltra, il velo di catrame si sbriciola. Disagi per i turisti certo, ma anche per chi domani andrà a Ferrara a lavorare". Michele Padovani, presidente della Provincia, sindaco di Mesola. E’ lui a riassumere timori e speranze. "Chiediamo sicurezza sulla Ferrara Mare, chiediamo che l’Anas rispetti quanto detto a me e al prefetto. Che vengano fatti i lavori nel tratto costellato da buche".