Celanese, mobilitazione sospesa Ma resta lo stato di agitazione

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Ieri i lavoratori di Celanese dello stabilimento di via Marconi sono scesi in sciopero per contrastare la decisione della società statunitense di voler chiudere l’impianto produttivo entro la data del 30 Giugno 2021 e per evitare le operazioni in corso propedeutiche alla chiusura. L’adesione allo sciopero dei 67 lavoratori coinvolti ha raggiunto il 95% e le attività sono state interamente bloccate. Lavoratori e sindacati di categoria rivendicano il mantenimento produttivo del sito e la salvaguardia occupazionale dell’intero organico presente, in un territorio che già oggi presenta grandissime difficoltà occupazionali. La vertenza è oggi sul tavolo dell’assessorato alle attività produttive della Regione, dove i lavoratori confidano si possa pervenire ad una soluzione positiva, che tuteli i lavoratori dello stabilimento ed il futuro dell’azienda sul Territorio. "Per garantire l’evoluzione del confronto tra le parti e per costruire un clima propositivo, in risposta all’assessore regionale – spiegano le segreterie Filctem, Femca, Uiltec e le Rsu di stabilimento – i lavoratori riuniti in assemblea, con atto di responsabilità, hanno conferito mandato ai delegati e alle segreterie sindacali di sospendere la mobilitazione sino alla data del prossimo incontro". Permangono lo stato di agitazione, la sospensione degli straordinari e la dichiarazione di un pacchetto di 40 ore di sciopero.