"Centrale a biometano, chi controllerà i mezzi?"

Caro Carlino,

torno sulla questione della centrale a biometano di Villanova. Ho più volte scritto sia alla stampa e al signor Lodi sulla perplessità di concedere il nulla osta alla costruzione di questa centrale che creerà più danni che vantaggi alle nostre frazioni. A febbraio ho cercato il vice sindaco, ammetto di non averlo mai personalmente incontrato ma imparato a conoscerlo leggendo la stampa, in occasione dell’uscita della notizia sull’insediamento della centrale. Con stupore il mattino successivo rispondo al telefono e mi sento dire: sono Lodi domani uscirà la notizia sui giornali e il comune non concederà mai il permesso per la costruzione di una centrale a Villanova. Le notizie si susseguono, centrale si centrale no, scrivo e cerco di nuovo il signor Lodi, nessun contatto e nessuna risposta. A luglio alcune persone vengono informate che la società non intende demordere e che si potrebbe arrivare al compromesso di dimezzamento. Ora chiedo cosa contano gli abitanti se i permessi e i controlli sulla qualità della vita la decidono altri che non hanno niente in comune con la società del posto? Il prodotto per la produzione di metano arriverà da lontano perché intorno non ci sono stalle e allevamenti. La viabilità delle frazioni subirà un traumatico aumento del traffico e renderà grandi danni alla nostra tranquillità. Arpae controllerà ogni sei mesi e solo per i primi due anni le emissioni, liberando come prassi l’azienda gli anni successivi a fare quello che vuole. Per il trasporto chi li controlla i mezzi se rispettano il codice della strada? I liquami che andranno sparsi sui terreni quali controlli avranno se fra i materiali ci sono residui chimici da lavorazione industriale? Signor Lodi non si rimangi quello che ha detto e non abbia paura a sostenerlo, nella gente delle frazioni troverà appoggio, l’ultima parola spetta Voi.

Costantino