Centrale di biometano a Villanova, i residenti: "Servono risposte, siamo preoccupati"

La lettera di alcuni cittadini che esprimono forte perplessità circa la costruzione dell’impianto: "Incontro in Comune con Lodi? Poche persone coinvolte"

L’ipotesi di realizzare un impianto di biometano a Villanova, ancorché ’ridotto’, continua a far discutere. Questa volta a intervenire sono i residenti che espongono il loro punto di vista. "Il progetto della centrale è stato bocciato in Consiglio comunale, lo scorso 21 febbraio – dicono – con il voto contrario alla variante urbanistica per la realizzazione della rotatoria sulla via Pomposa, funzionale all’impianto. Con questo l’iter autorizzativo del progetto presentato dalla Società Apis Fe1 non era stato stoppato. Le motivazioni al voto, sia favorevole che contrario, sono note e sulla vicenda cala subito il silenzio totale". Il procedimento di autorizzazione di Arpae, "contempla però la possibilità, per i residenti nelle abitazioni potenzialmente coinvolte dalla costruzione della centrale perché a distanze inferiori a quanto previsto dal Regolamento Urbanistico Edilizio del Comune – sottolineano i cittadini – di presentare delle osservazioni valutabili all’interno del procedimento autorizzatorio stesso. Osservazioni presentate ad aprile, sia ad Arpae che al Comune, corredate dalle firme di 23 cittadini direttamente coinvolti e 30 firme di residenti nelle immediate vicinanze". "Sono state innumerevoli, a partire da marzo, le sollecitazioni fatte all’Amministrazione – rimarcano – di farsi garante del coinvolgimento di tutta la popolazione e della diffusione di informazioni imparziali, non solo proposte da Apis Fe1 titolare del progetto, ma il primo incontro si è tenuto solo il 30 giugno". L’incontro, riprendono, "si è svolto in Municipio, alla presenza dell’assessore Lodi, di Fabrizio Magnani, responsabile del settore governo del Territorrio, dei rappresentanti di Apis Fe1 e di poche persone invitate, di cui una soltanto fortemente critica sulla presentazione del progetto scollegata dal territorio e dalle persone che lo abitano". Nell’incontro, scandiscono, "non è stato fatto nessun accenno alle misure di compensazione –riprendono – . Durante l’incontro è stata presentata invece la possibilità del dimezzamento del funzionamento della centrale. Al termine l’assessore Lodi garantisce un incontro pubblico rivolto a tutta la popolazione. Il gruppo di residenti che è impegnato da mesi per non far passare in silenzio la realizzazione di questa centrale, in previsione dell’incontro ha voluto sollecitare una riflessione su quelle che sono le criticità maggiori sottoponendo al sindaco, a Lodi, a tutti i consiglieri una serie di domande frutto di preoccupazioni e della necessità di essere ascoltati"