"Centro commerciale? No, tutelare i negozi"

E’ uno dei temi affrontati dalla candidata Carli Ballola nell’incontro organizzato da Confesercenti

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Terzo incontro di Confesercenti con i candidati sindaci. Due giorni fa si è tenuto il confronto con Sandra Carli Ballola di La Città Futura, lista sostenuta dal Movimento 5Stelle che ne condivide il programma. All’appuntamento, negli uffici di San Giuseppe, erano presenti il presidente di zona Roberto Bellotti, quello provinciale Nicola Scolamacchia e il direttore Alessandro Osti per affrontare i principali temi d’interesse del mondo economico rappresentato dall’associazione. Il dibattito si è concentrato sulla necessità di sostenere lo sviluppo turistico nelle sue differenti declinazioni, che vanno dal settore balneare alla proposta naturalistica. Sotto la lente d’ingrandimento sono finiti il commercio di vicinato e diffuso, stritolati dalla concorrenza della grande distribuzione e bisognosi di supporto. Botteghe e negozi, ha ricordato l’associazione, hanno vissuto momenti molto duri durante il lock down imposto dal covid-19, tanto da non escludere nuove saracinesche abbassate in un centro storico a rischio desertificazione. Una situazione che per essere scongiurata, a detta di Confesercenti, ha bisogno di concreti interventi economici per le micro e piccole imprese. "Abbiamo voluto confrontarci anche su temi più generali – aggiunge Bellotti – non ultimi la manutenzione del territorio e lo snellimento della macchina burocratica che, per come è concepita, risulta un ostacolo allo spirito imprenditoriale". Hanno poi chiesto alla candidata di fare squadra con il mondo economico per intervenire sugli enti preposti e sbloccare gli interventi infrastrutturali al palo da troppi anni. "E’ stato un confronto costruttivo – conclude Bellotti – ci ha dato l’occasione di illustrare alla candidata Carli Ballola la situazione delle nostre categorie e l’opportunità di comprendere i punti di contatto con la progettualità del suo programma". Interrogazione alla mano, Sandra Carli Ballola rinnova il suo ‘no’ al centro commerciale in divenire della Collinara. "Da consigliere ho chiesto se per prendere questa scelta ci si fosse basati su un’analisi di mercato, non ho avuto risposte – dice Carli Ballola – aver autorizzato il progetto significa giocare contro i negozi e negozietti, inclusi quelli in centro storico, non è stato un buon servizio ai cittadini e ai turisti di Comacchio. In otto anni non è stato aggiornato il piano regolatore né adottato quello urbanistico generale, si è continuato ad agire in deroga, se vogliamo una Comacchio viva e forte della sua originale identità tutto questo non può continuare". Favorevole ad azzerare la Tari per le micro e piccole imprese e le famiglie durante il lockdown, ribadisce l’importanza di fare di più e meglio. "Sarebbe stato doveroso togliere l’imposta come fatto anche a Codigoro che ha trovato la copertura economica per tutelare cittadini ed economia. E’ questione di volontà politica", dice.