Caro Carlino,
quando la Sinistra e il suo sindacato (CGIL) non sono al Governo, ecco ritornare puntuali le mobilitazioni di piazza così come avveniva negli anni 68 - 70. Oggi non si sfila più con le effigi di Mao e Stalin, ma gli argomenti sono gli stessi di 50 anni fa : salari bassi, lavoro povero e sottopagato, sfruttamento della manodopera, caporalato, ridistribuzione della ricchezza. Ma 50 anni fa, esattamente nel 1970, per porre rimedio agli squilibri salariali e alle ingiustizie del mondo del lavoro, il bravo ministro del lavoro G. Brodolini pensò bene di stilare lo “ Statuto dei Lavoratori”, uno dei più progrediti d’Europa, sul modello dei paesi a democrazia avanzata come quelli del Nord Europa. Ma la Sinistra di quegli anni (e il suo sindacato) purtroppo non guardavano al Nord Europa ma a Est dove regnavano statalismo, burocrazia, l’egualitarismo cioè stipendi bassi uguali per tutti, ed una equa distribuzione della povertà. Fu così che tutte le conquiste fatte con lo Statuto dei lavoratori, le perdemmo negli anni proprio con i governi di sinistra. Non è casuale se oggi l’Italia è fanalino di coda in Europa per salari, stipendi, pensioni. È doveroso ricordare alle nuove generazioni quei fatti che hanno penalizzato e penalizzano il lavoro, porvi rimedio per evitare che i giovani e meno giovani fuggano per cercare altrove migliori opportunità. Grazie,
b. b.