
Daniele Persegani, lo chef televisivo che ha guidato l’esperienza tra i sapori del passato
Ferrara, 12 maggio 2025 – Un viaggio nella storia gastronomica del Cinquecento. Palazzo Pendaglia ha ospitato un laboratorio di cucina rinascimentale. Circa trenta persone hanno avuto l’opportunità di cucinare come si faceva nel XVI secolo. Ai fornelli Daniele Persegani, lo chef televisivo che ha guidato l’esperienza, un’avventura tra storia e sapori, il profumo del passato. L’evento nel contesto di ’Festina Lente’, iniziativa finanziata dal Ministero del Turismo per valorizzare i comuni con siti Unesco.
“Abbiamo voluto realizzare un progetto che andasse oltre la semplice promozione turistica”, dichiara Matteo Fornasini, assessore al Turismo del Comune di Ferrara. Il laboratorio, intitolato ’Mezzogiorno con Messisbugo’ – un riferimento al celebre scalco di corte Cristoforo da Messisbugo, autore di uno dei più importanti ricettari del Cinquecento – si è svolto nello scenario a Palazzo Pendaglia. Ma cosa hanno preparato i partecipanti? Gnocchi di cacio fresco alla cannella, preparazione che corrisponde ai maccaroni detti gnocchi documentati nei trattati gastronomici dell’epoca. Ed è proprio qui che la storia si fa concreta: la cannella, oggi spezia comune nei nostri supermercati, nel Rinascimento era un bene di lusso.
“Non volevamo una mera riproduzione teatrale – ha spiegato Massimiliano Urbinati, presidente dell’Associazione Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara –. Il nostro obiettivo era far rivivere le tradizioni in maniera dinamica, coinvolgendo tutti i sensi. La storia non è solo qualcosa da leggere o ascoltare, ma qualcosa da sperimentare con il corpo, con le mani, con il palato. È stata una lezione di storia vivente”.
I piatti di ceramica graffita, realizzati da artigiani locali. I figuranti in costume della Fondazione Palio Città di Ferrara hanno partecipato all’evento, posando davanti a una tavola imbandita secondo i canoni rinascimentali. Sabato 31 maggio, in piazza Ariostea, Ferrara rinnoverà il rito del Palio. Daniele Persegani, con la sua competenza e il suo entusiasmo contagioso, ha guidato i partecipanti non solo attraverso i passaggi tecnici della ricetta, ma anche attraverso aneddoti e curiosità che hanno illuminato il contesto culturale in cui quella gastronomia si era sviluppata.
’Festina lente’, affrettati lentamente, dicevano gli antichi. Un ossimoro che racchiude una filosofia di vita. In un’epoca in cui tutto sembra dover essere immediato, riscoprire il valore dell’attesa e della lentezza assume quasi un valore rivoluzionario.
Così, mentre la cannella profumava l’aria e le mani lavoravano gli impasti, in quel laboratorio di Palazzo Pendaglia il passato e il presente si sono fusi in un’esperienza autentica, in cui la storia non è stata osservata attraverso il vetro di una teca museale, ma vissuta nella sua dimensione più concreta e quotidiana. ’Festina Lente’ è un progetto finanziato dal Ministero del Turismo, volto alla valorizzazione dei comuni a vocazione turistico-culturale nei cui territori siano ubicati siti riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità e dei comuni appartenenti alla rete delle città creative dell’Unesco. Per il territorio ferrarese il finanziamento è stato concesso al sito Unesco “Ferrara città del Rinascimento e il suo Delta del Po”, ai Comuni di Ferrara, Comacchio e Ostellato.