Chiesa cercasi "La nostra è molto piccola, mutuo per comprarne una"

Il capo della comunità religiosa moldava pronto ad acquistare un edificio "Molte attività solidali si sono fermate, anche la scuola per i bambini".

Chiesa cercasi  "La nostra è molto piccola,  mutuo per comprarne una"

Chiesa cercasi "La nostra è molto piccola, mutuo per comprarne una"

Avevano una scuola dove insegnavano la lingua italiana e le tradizioni del paese d’origine ai bambini; riuscivano anche a raccogliere generi alimentari da donare a famiglie in difficoltà. Attività che si sono in parte fermate. Il motivo? Lo spiega Oleg Vascautan, 46 anni, capo della chiesa ortodossa moldava che dipende dal patriarcato di Mosca. "C’è stata concessa la chiesa di Santa Giustina in via Garibaldi, ma per noi è troppo piccola. Questo ha frenato un po’ le nostre iniziative. Ci serve una chiesa più grande, con spazi idonei magari anche per raccogliere beni di prima necessità. Siamo pronti a raccogliere i soldi per fare un mutuo e comprare una chiesa. Anche se… ". Il pope non chiude le porte alla provvidenza. "Un miracolo – riprende il pope – può sempre succedere, magari si potrebbe fare avanti una persona di buon cuore, che ci metta a disposizione uno spazio". In attesa del miracolo non è rimasto con le mani in mano. "Avevamo già trovato una chiesa in vendita – spiega –, ma chiedevano troppo. L’ha acquistata un imprenditore del settore della ristorazione. Mi pare che ci abbiamo fatto un pub". Lui e la moglie Elena ogni giorno portano avanti la missione in Italia, a Ferrara. Hanno tre figli, Siluan, Capitolina e Sebastian. Operano anche a Rovigo grazie alle Serve di Maria Riparatrici del Centro mariano che hanno accolto la proposta del vescovo Pierantonio Pavanello di ospitare la comunità della chiesa ortodossa per la celebrazione della liturgia. Un segno di grande apertura. Quello delle suore è un piccolo ma significativo gesto di partecipazione al dialogo ecumenico tra le chiese cristiane. Quando sono arrivati a Ferrara per un periodo sono stati ospitati nella chiesa di Pontelagoscuro da don Silvano Bedin. "Ci ha aiutato tantissimo", dicono. Poi hanno condiviso con i francescani la chiesa di San Giovanni Battista. Fino all’approdo in via Garibaldi. "Abbiamo un centinaio di fedeli, con la pandemia in tanti sono tornati in Moldavia. Adesso c’è la guerra in Ucraina, nella nostra comunità ci sono russi, ucraini, moldavi e rumeni. Molti di noi hanno perso i figli. Ogni giorno siamo in pensiero per i nostri fratelli".

Mario Bovenzi