Caro Carlino,
alcune settimane fa la stampa cittadina ha dato notizia di un comunicato (forse del Comune di Ferrara o di quello di Copparo o di entrambi) secondo il quale, con dovizia di dettagli, terminate oramai le verifiche tecniche sulla causa dell’ammaloramento del ponte tra Denore e Sabbioncello, sarebbe stato approvato il progetto esecutivo in base al quale indire la gara di appalto e avviare i lavori entro il mese di luglio per riaprire il ponte entro l’anno. Non so se questo annuncio (purtroppo anonimo) sia il risultato delle manifestazioni e incontri che si sono succeduti per evidenziare i gravi problemi che la chiusura del ponte comporta: fatto sta che ancora nulla sembra muoversi nei fatti e i cittadini restano all’oscuro di un dettagliato cronoprogramma dei lavori per la riapertura del ponte. Se da un punto di vista burocratico sembra bastare l’annuncio del prossimo inizio lavori, per chi vive e lavora nei territori e frazioni unite (sic!) dal ponte non è accettabile la totale mancanza di coinvolgimento trasparente da parte delle Amministrazioni di Ferrara e Copparo. Nel frattempo si aggravano i disagi e le difficoltà sempre più pesanti degli esercizi commerciali della zona e per le attività di servizio che vi operano. Diversi esercizi hanno già chiuso i battenti e altri sono a rischio chiusura; parrebbe necessario non solo dare informazioni precise e credibili sulla riparazione e riapertura del ponte, ma provvedere anche, in qualche modo, al sostegno di chi resiste con le unghie e con i denti alle difficoltà che la chiusura determina. Se davvero si vogliono difendere frazioni e territorio forese non si può più perdere tempo: i cittadini hanno il diritto di sapere chi è responsabile chi è davvero responsabile dell’avvio e conclusione (celere speriamo!) dei lavori.
Maria Giulia Simeoli