FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Ci sono anche gli scoraggiati, chi il posto non lo cerca più

Nel 2024 il numero di occupati sul nostro territorio rimane praticamente invariato rispetto all’anno precedente, ma è il risultato di...

Nel 2024 il numero di occupati sul nostro territorio rimane praticamente invariato rispetto all’anno precedente, ma è il risultato di una compensazione tra il trend in diminuzione della componente maschile e l’aumento di quella femminile che invece si attesta a un buon livello rispetto all’anno precedente. Questa l’analisi del centro studi camera di commercio. Evidente è l’aumento del valore in regione (+1,5%) e in Italia (+6,3%).

Il tasso di occupazione 15-64 anni, determinato dal rapporto tra occupati e popolazione riferiti a questa fascia di età, registra un leggero calo, così come avviene in regione. Diminuisce per il tasso maschile, mentre per il genere femminile è ancora in aumento, per la crescita del numeratore a fronte di una popolazione che non subisce variazioni di rilievo.

Cala il tasso di disoccupazione che segna il miglior risultato degli ultimi anni, con la componente femminile solo in lieve riduzione, che risulta invece più marcata per i maschi, un punto percentuale in meno rispetto al 2023, registrando il minimo storico. In contrazione rispetto allo scorso anno, anche il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) che passa dal 15,4% al 7,7% ad indicare che solo 8 giovani che non studiano ogni 100 stanno cercando lavoro.

Per quanto riguarda gli inattivi, si registra un modesto calo delle donne (che in migliaia di unità risulta impercettibile), e una più elevata contrazione per i maschi, aggregati che comprendono le persone scoraggiate che non hanno un lavoro e hanno smesso di cercarlo. Anche l’aumento della permanenza al lavoro può aver inciso.

Se le prestazioni sociali (che comprendono redditi da pensione), rappresentano per Ferrara il 40% del reddito disponibile complessivo delle famiglie (5 punti in più rispetto all’Italia e 7 al confronto con la regione), l’incidenza dei redditi da lavoro dipendente è di molto inferiore a quanto registrato negli altri ambiti di riferimento fermandosi al 50%, quando nel Nord Este raggiunge il 66%.