"Noi di Ferrara Bene Comune abbiamo deciso di sostenere la proposta dei quattro referendum comunali. Questo sostegno vuole essere espressione della natura civica della nostra Associazione". Questo in una nota dell’associazione. "Nonostante l’istituto referendario in sé non goda di buona salute, riteniamo che vadano incoraggiate forme di partecipazione civica e democratica. E la vita della città sta dimostrando – attraverso le esperienze messe in campo – che non è più possibile prescindere da un rapporto collaborativo con i cittadini e con il mondo dell’associazionismo per rispondere alle nuove esigenze che questi tempi difficili pongono dinanzi. I quattro quesiti - promossi da Fe-nice, Azione, +Europa, Pri e Psi – riguardano temi molto concreti, come coinvolgere e dare voce alle frazioni con nuovi modelli di Circoscrizioni; disciplinare la presenza delle auto in Centro Storico nel rispetto del patrimonio culturale – sottolineano – sensibilizzare la cittadinanza ai problemi dell’impatto climatico; immaginare un modello di benessere nuovo per la cura degli anziani". Ferrara Bene Comune intende contribuire a questo percorso partecipativo ed offrire un confronto su temi di interesse diffuso, un dialogo aperto a tutti: cittadini, categorie economiche, comitati, gruppi civici, rappresentanze politiche ed istituzionali.
"Attivare la partecipazione significa soprattutto costruire insieme alla comunità una visione di futuro che favorisca una nuova collaborazione tra cittadini ed istituzioni. Amministrazioni, comunità locali, imprese e associazioni possono condividere idee e competenze nei diversi ambiti descritti dai quesiti referendari. Ci auguriamo – concludono – che questo percorso referendario possa essere un’ occasione importante per integrare idee, attività e proposte, raccogliendo le numerose esperienze civiche sorte sul territorio".