"Città della cultura grazie a Fabbri"

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Mi piace pensare che ogni euro investito in cultura suoni come una dichiarazione d’amore per il nostro Paese. Ferrara è una città con ancora enormi potenzialità di sviluppo e l’occhio attento alle politiche culturali dell’Amministrazione a guida Alan Fabbri sta lavorando proprio nella direzione della loro massima espressione. Il centro storico e tutta la provincia rappresentano ogni giorno di più un motore trainante per l’economia nazionale. Proprio per questo il Ministero della Cultura nell’ultimo anno e mezzo ha messo in campo misure per oltre 21 milioni. Di questi, quasi otto milioni provengono da fondi Pnrr, due dei quali indirizzati alla provincia. A beneficiarne, tra gli altri, sarà ad esempio l’Archivio di Stato di Ferrara. Il Piano Strategico Grandi Progetti Culturali 2023 del MiC destina 8,6 milioni per la nuova sede nell’ex Palazzo della Banca d’Italia. Tra i luoghi di grande valenza per la cultura della città c’è senz’altro il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah. All’inaugurazione della XIII edizione della Festa del Libro Ebraico ho riferito che Invitalia – a cui il compito di gestire la gara dei lavori sull’area d’ingresso e sul nuovo museo – sta procedendo alla rivalutazione dei costi delle materie prime necessarie agli interventi. Nel caso in cui le somme ad ora stanziate fossero insufficienti a causa del rincaro dei prezzi, ho assicurato che colmeremo il gap. Il territorio ferrarese sta diventando sempre più attrattivo anche per le produzioni dell’audiovisivo e credo che con l’appoggio del MiC potrà diventare presto e a pieno titolo, uno dei poli italiani del settore.

Lucia Borgonzoni, senatrice della Lega