
Mario Resca per anni aveva gestito con la moglie un locale in via Bologna e ancora prima a Copparo
Il suo sorriso, la sua compostezza e gentilezza, la sua disponibilità, avevano fatto ’innamorare’ tantissimi ferraresi che ogni giorno andavano nel bar di via Bologna per un caffè, un aperitivo, una giocata. Mario Resca se n’è andato all’età di 73 anni dopo una vita spesa dietro un bancone. Prima di approdare a Ferrara, era stato un’istituzione anche a Copparo dove aveva gestito insieme alla moglie Gianna il conosciutissimo bar, discoteca e ristorante ’La Quercia’. Anche qui si era distinto per la gentilezza con cui accoglieva tutti. Intere generazioni sono passate da questo locale e, ancora oggi, c’è chi lo ricorda come il barista perfetto, colui che sa ascoltare e diventa il tuo confidente alla terza volta che frequenti il suo locale. All’amore per il lavoro, Resca affiancava quello per la sua squadra di calcio del cuore: la Sampdoria lo aveva conquistato fin da piccolo. I suoi genitori infatti andarono a stare a Genova per qualche tempo e lui nacque proprio in quella città. Da qui l’amore per la Sampdoria e la coppia Vialli e Mancini. "Loro sì erano dei fuoriclasse", amava ripetere ai giovani. Quando la sua squadra giocò la finale a Wembley, lui era là, perché il richiamo ’blucerchiato’ era irresistibile. Per Resca la maglia della Sampdoria era una seconda pelle.