Cittadella dello sport, la gestione è un rebus

Per la seconda volta il bando di assegnazione va deserto nonostante i contributi. Il Comune: "Beach tennis poco appetibile"

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Lo scorso 10 ottobre è scaduto il secondo bando per la gestione degli impianti sportivi alla Cittadella dello Sport e, come avvenuto per il primo, anche questo è andato deserto. A darne notizia, attraverso la pagina Facebook istituzionale del Comune di Comacchio, è l’amministrazione comunale: "Era previsto un importante contributo annuo per sei anni da parte del Comune al gestore – viene scritto nel post -. Probabilmente la circostanza è da ricondursi alla bassa attrattività di quello che sarebbe dovuto essere lo sport trainante, il beach tennis, che risulta praticato gratuitamente in un territorio con ben 25 chilometri di spiagge utilizzate tutto l’anno per tale attività, anche nelle giornate invernali non piovose. A questo punto, ovviamente, l’amministrazione si riserva di affrontare la problematica, prefissandosi di individuare la soluzione migliore, tenendo anche in considerazione l’altro impianto per il tennis ed il calcetto, la grande area all’aperto con attrezzi ginnici e il campo da basket all’aperto, il tutto incluso nel medesimo bando di gestione". Ad intervenire sull’argomento è Melania Esposito del gruppo Civicamente Comacchio – Fuori dagli schemi: "Non sono bastati due anni di pandemia dove i ragazzi sono stati esclusi da tutti i luoghi di aggregazione, compresa la scuola, per capire che lo sport è da sempre un tassello importante nella crescita di bambini e ragazzi – si legge nella nota -. Dopo due anni di amministrazione e dopo due bandi andati deserti, dobbiamo leggere che la colpa di tutto questo sarebbe la tipologia di impianto fatto, come il beach tennis. È evidente che questa amministrazione è totalmente scollegata dalla realtà del proprio paese, affermando addirittura che il beach tennis si può praticare tutto l’anno in spiaggia. Peccato che per obbligo le attività debbano smontare i campi a fine stagione e i comacchiesi devono recarsi a Ferrara o a Ravenna per poter praticare questi sport tutto l’anno. Non dimentichiamo poi i campi attigui, basket, tennis, calcetto, già da noi segnalati nei mesi precedenti per via della sporcizia e dei danni causati dall’accesso di ragazzi che hanno solo la voglia di fare una partita all’aria aperta". Secondo il gruppo Civicamente, "prima di fare un bando, forse si sarebbe potuto coinvolgere le associazioni sportive del territorio, aprendo un tavolo di confronto. Mentre nelle scuole sono state incrementate due ore di motoria, arrivando a quattro ore settimanali, proprio per via dell’importanza che ha lo sport, questa amministrazione toglie di fatto alla cittadinanza la possibilità di praticarlo".

Valerio Franzoni