VALERIO FRANZONI
Cronaca

"Clara, bilancio e criticità: pronti alla lotta"

I sindacati hanno aperto le procedure per lo stato di agitazione: "Sicurezza, organici e automezzi, dall’azienda risposte insufficienti"

"Clara, bilancio e criticità: pronti alla lotta"

Un mezzo di Clara per la raccolta dei rifiuti (. foto d’archivio

Hanno aperto le procedure di raffreddamento e il conseguente stato di agitazione, i sindacati di Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel, nei confronti della società Clara. Attraverso una nota, le stesse organizzazioni sindacali spiegano le ragioni alla base della decisione. "Nei giorni scorsi – si legge nel comunicato dei sindacati – Clara ha presentato al pubblico il bilancio di sostenibilità del 2023, elogiando l’azienda nell’impresa di aver investito in salute e sicurezza, nel conseguimento della certificazione di parità di genere e dimostrando che le percentuali della raccolta differenziata sono in linea rispetto all’anno precedente. La stessa azienda vanta dunque un utile di circa 250mila euro in disponibile. Almeno alcuni di questi fattori hanno però dei retroscena, uno fra i quali i dati forniti relativi alla raccolta differenziata, che contrastano con quanto sopra".

Tutto ciò unito ad una serie di problematiche già esposte all’azienda in una precedente nota, hanno portato le organizzazioni sindacali ad aprire nei confronti dell’azienda le procedure di raffreddamento e il conseguente stato di agitazione. "Difatti, a fronte di specifiche puntualizzazioni e richieste presentate appunto dalle organizzazioni sindacali in termini di salute e sicurezza, su investimenti in infrastrutture, parco automezzi vetusto e riorganizzazione dell’organico del personale – spiegano da Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel –, l’azienda ha risposto in modo insufficiente, non esaustivo e in alcuni punti quantomeno discutibile, presentando dati che invece denunciano un mancato raggiungimento di obiettivi in termini di produttività proprio in riferimento al bilancio 2023, che rispetto al previsionale (mai presentato alle organizzazioni sindacali se non in modo parziale e senza dati alla mano, nonostante le formali richieste) presentano un peggioramento rispetto alle aspettative e che proprio riguardo alla raccolta differenziata trova un peggioramento della qualità del rifiuto".

Inoltre, dai bilanci di pubblico dominio, i sindacati hanno riscontrato come Clara "abbia notevoli cifre da pagare ai gestori in appalto e nel recupero delle morosità da parte delle utenze, che anche quest’anno si sono ritrovate un aumento in bolletta di circa l’8%". Da Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, dunque, si domandano "quale sia per Clara e i suoi soci il reale significato di sostenibilità". Come ricordato dai sindacati in una precedente nota della fine di luglio scorso, giunta a seguito di alcune assemblee sindacali, erano state sollevate criticità e la richiesta di un tavolo di confronto con gli amministratori della società Clara per arrivare a una "risoluzione perlomeno parziale della condizione attuale".

E come viene evidenziato in quest’ultima comunicazione, Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, ritengono insufficienti le risposte ai loro quesiti da parte della società. Tra i temi portati all’attenzione, quelli relativi alla "carenza di personale operativo, dato riscontrabile da diversi episodi nei quali la partecipata non è stata in grado di erogare completamente alcuni giri di raccolta, il parco mezzi disponibile ad oggi è ritenuto inadeguato con notevoli carenze che complicano l’operatività", e gli appalti ad aziende terze per la raccolta in alcuni dei Comuni serviti dalla società. Nodi che devono essere sciolti, secondo le organizzazioni sindacali, che si preparano a dare battaglia.