Classicismo e contemporaneità Ferrara Musica, su il sipario

Beethoven sarà il fil rouge della prima parte della stagione che apre il 20 ottobre con Pollini.. L’idea del direttore artistico Restagno: "Riscoprire Obrecht, sepolto nella nostra Cattedrale"

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di Francesco Franchella

All’appello della stagione culturale ferrarese che si sta per aprire mancava la musica, arrivata in pompa magna ieri mattina, con la presentazione del programma di concerti che Ferrara Musica proporrà al pubblico. Si partirà il 20 ottobre, con l’attesissimo ritorno del grande Maurizio Pollini, che offrirà un vero e proprio percorso della sua vita musicale e artistica: il pianista accosterà la Sonata Hammerklavier op. 106 di Beethoven, all’op.11 di Schönberg e a ‘...Sofferte onde serene...’ a lui dedicato nel 1976 da Luigi Nono, ‘il musicista poeta’. Questa stagione sarà all’insegna di Beethoven e, difatti, l’11 novembre, Alexander Lonquich proporrà tutti e cinque i concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven, nel ruolo di solista e di direttore dell’Orchestra da Camera di Mantova. E sulla scia di questi concerti, sono previsti altri due eventi: il 30 novembre il duo Marco Rizzi (violino) e Roberto Arosio (pianoforte) porteranno sul palco tre Sonate per violino e pianoforte, un aspetto speciale, forse più leggero, della produzione del grande compositore tedesco; prima di loro, invece, sarà la volta di Andrea Lucchesini, che il 23 novembre suonerà in veste di solista due Sonate di Beethoven, affiancate a Fantasia di Schumann, il romantico per eccellenza, le cui note sono interpretate con particolare maestria da Lucchesini, riconosciuto da tutti come il migliore in questo campo. I concerti non si fermeranno a Beethoven: il 9 dicembre il Quartetto di Cremona aprirà le finestre sulla contemporaneità, con due composizioni (mai presentate prima al pubblico della città estense) di Fabio Vacchi, una delle maggiori personalità della musica contemporanea. Il 18 gennaio, poi, si chiuderà la prima parte della rassegna di concerti con l’omaggio ad Astor Piazzolla del Quintetto dei Solisti Aquilani, affiancati dal ‘re della fisarmonica’, Richard Galliano.

Per quanto riguara i biglietti, causa Covid, non saranno previsti abbonamenti, bensì una carnet di 8 concerti: ci sarà un periodo di tempo (dal 1° al 7 ottobre) riservato agli ex abbonati, che potranno acquistare il carnet con una scontistica del 20 per cento, potranno recarsi direttamente in biglietteria o contattarla tramite mail (biglietteria@ferraramusica.it) o telefono (0532 202675). Dall’8 al 10 ottobre la prelazione riguarderà invece i biglietti per i singoli concerti, in vendita a prezzo pieno o con le consuete riduzioni. Dall’11 ottobre la vendita sarà estesa a tutto il pubblico.

Tirando le somme, i concerti alle porte "saranno degni della migliore tradizione musicale di Ferrara – commenta Enzo Restagno, direttore artistico di Ferrara Musica – La bellezza di questa città non è fine a se stessa, ma è anche vissuta. Fa parte di chi la abita". E poi la proposta: "Nella nostra Cattedrale è sepolto uno dei più grandi compositori fiamminghi, Jacob Obrecht: quando sarà di nuovo abitabile dalla musica, perché non fare un concerto tutto fiammingo proprio attorno alla sua tomba, aggiungendo il requiem dell’altro grande compositore fiammingo, Desprez? Non sarebbe meraviglioso?".