FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Il sogno a 63 anni: "Cerco mio padre, non l’ho mai conosciuto. Aiutatemi a trovarlo"

L’imprenditore, oggi in pensione, Claudio Frabetti figlio di ragazza madre. "Non ho mai saputo chi fosse papà, era originario di Argenta". L’uomo si è rivolto a un legale: "Chi ha notizie mi contatti"

Claudio Frabetti

Ferrara, 22 novembre 2023 – Quella di Claudio Frabetti è una questione di coscienza e identità. Un sussulto improvviso. Una mancanza che viene dal passato e che riaffiora. Fortissima. E guardarsi indietro non è mai facile. Soprattutto "se risulti figlio di ragazza madre e, dopo decenni, ti metti alla ricerca del padre che non hai mai conosciuto". Dare un volto, un nome a colui che ti ha messo al mondo. Portare il fiore su una tomba, dove qua o la biancheggiano le vestigia di una parte di te stesso.

La storia è figlia dei pregiudizi di cui vive e prospera la provincia. Ora, figuriamoci allora. Claudio è nato nel 1959. "Non ho mai saputo chi fosse mio padre – racconta al Carlino con un filo di commozione – perché mi è stato detto che quando mise incinta mia madre, aveva già un’altra famiglia". La paura dello scandalo, il timore del giudizio senza appello emesso dagli sguardi delle persone a cui fino al giorno prima davi del tu. Il crepuscolo degli anni del boom, poco più di un lustro prima della grande ventata libertaria che soffiò dall’America. Di quell’uomo avvolto nel mistero, il cui parziale identikit era custodito nella memoria di un’anziana zia di Claudio, non si seppe più nulla. "Anche mia madre – prosegue Claudio, che nella vita ha fatto l’imprenditore e ora si gode i frutti di anni e anni di sacrifici – fu costretta a scappare da Mirabello, mio paese natale, e a trovare servizio a Ferrara da una famiglia facoltosa della città". In questa vicenda anche le coordinate, quelle geografiche ancora prima di quelle del cuore, sono fondamentali.

“Secondo le ricostruzioni parziali che ho fatto, anche grazie a ciò che mi raccontò mia zia Zoe – riprende Frabetti, che in questa ricerca si sta avvalendo della consulenza del legale Cristian Malaguti – mio padre dovrebbe essere morto in un incidente d’auto a Tresigallo. Ma lui era originario di Argenta". Ecco perché le coordinate geografiche sono fondamentali: dal Basso all’Alto ferrarese. In qualche modo il filo conduttore richiama al mestiere del padre.

Mi è stato detto che faceva l’agente di commercio – dice il figlio – e per questo girava moltissimo". Claudio sta tentando nell’impresa di ricostruire una storia che non è riuscito a vivere. La tesserina di un mosaico che non ha mai visto, ma a cui vorrebbe dare forma. Una volta per tutte. "Ho chiesto al Comune di Argenta di poter avere accesso ai registri degli anni tra il 1958 e il 1960, con particolare riferimento al 1959 – continua – per ricostruire, sulla base dei nomi annotati nei registri dei decessi, l’identità di mio padre. Per il momento si stanno dimostrando collaborativi, ma stanno prendendo tempo. E la cosa un po’ mi insospettisce. Probabilmente lo stanno facendo per evitare di pestare i piedi a qualcuno".

L’ultimo appello di Claudio è di quelli che si fanno fino all’ultimo istante in cui si ha voce. Chi sa, parli. "A Mirabello – conclude – ci potrebbe essere ancora qualcuno che si ricorda di questa vicenda. Così come ad Argenta. Gli ultimi testimoni, potrebbero avere attorno ai novant’anni. Ma io devo sapere, arrivato a questo punto della mia vita, chi è mio padre". Chi era suo padre, lo sa solo la spoon river di una memoria che non si da pace. Non ancora.