Ferrara, assemblea con verbali falsi, a giudizio la moglie dell’assessore

Caso Coccinelle, per l’assemblea del 2012. Con lei a processo l’ex presidente. Il legale: "Nessuna malagestione"

La cooperativa sociale gestiva gli asili di Gualdo e Monestirolo

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Ferrara, 16 marzo 2018 - Le Coccinelle finiscono a processo per verbali d’assemblea con all’interno presunti illeciti. Mirco Rubbi, prima segretario e poi presidente della cooperativa, e Paola Coluzzi, stessi ruoli e uno dei soci fondatori delle Coccinelle (nel 1998 assieme al marito Aldo Modonesi, oggi assessore comunale), dovranno presentarsi davanti al collegio il 14 novembre per difendersi dall’accusa di illecita influenza sull’assemblea, articolo 2636 del codice civile, dopo che il tribunale, nell’estate 2016, aveva archiviato la precedente iscrizione per falso in scrittura privata. Nel calderone delle accuse, denunciate nel 2015, erano finite due assemblee nelle quali gli allora vertici della coop avrebbero commesso irregolarità: il 6 settembre 2010 e il 16 dicembre 2012. Nella prima (Coluzzi presidente e Rubbi segretario) all’ordine del giorno vi erano la dimissione del consigliere Alfredo Corallini e il rinnovo delle cariche sociali. Nell’atto, con segretario e presidente, compariva il nome di Valentina Marini (ieri costituita parte civile con l’avvocato Dario Bolognesi) tra i membri d’assemblea. Non solo: «La Coluzzi – si legge negli atti – invita i soci intervenuti ad esprimersi e a deliberare in merito alle dimissioni del consigliere e propone quale nuovo memb07ro Valentina Marini».

L’assemblea, «all’unanimità e dopo ampia discussione», delibera «di accettare» entrambe le questioni con l’aggiunta che «per il triennio, la società sarà amministrata da un Cda di tre membri». Coluzzi, Rubbi e Marini. Peccato che quest’ultima, a quell’assemblea, ha sempre sostenuto di non aver mai preso parte, come racconterà alla polizia giudiziaria: «Ho effettuato una visura per verificare la fondatezza dell’informazione e con mio stupore ho notato che ero già stata inserita dal 2010 e confermata negli anni successivi». Due anni dopo, altro verbale contestato. Quello del 16 dicembre 2012: all’ordine del giorno le dimissioni del consigliere Coluzzi (nel frattempo segretario) e il rinnovo delle cariche sociali. Oltre a Rubbi (difeso dall’avvocato Giuseppe Pavani), che firmò il documento come presidente e alla Coluzzi, compariva ancora il nome di Marini e, novità, quello di Maria Federica Bego, non a conoscenza della nomina.

Per l’assemblea del 2010, ora il tribunale ha pronunciato sentenza di non doversi procedere per avvenuta prescrizione, mentre per quella del 2012 il rinvio a giudizio degli imputati. «Non vi è mai stato ingiusto profitto nella gestione della cooperativa – replica Riccardo Caniato, avvocato della Coluzzi – e, in ogni caso, la decisione venne presa a maggioranza assoluta, come da statuto, e quella l’avevano la mia assistita a Rubbi».