Comacchio pronto a fare fronte comune con Goro. Ed è polemica

Cardi: "Questione delicata" . I consiglieri regionali Pd . Fabbri e Zappaterra. attaccano Fratelli d’Italia

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Sulla questione delle trivellazioni è alta l’attenzione della politica. Il Comune di Comacchio sta effettuando approfondimenti e sul tema c’è la volontà di fare squadra con il vicino Comune di Goro. "Stiamo valutando – afferma l’assessore all’Ambiente, Antonio Cardi – la situazione con grande attenzione. Il momento attuale richiede senso di responsabilità. È vero che in passato ci siamo espressi in maniera contraria rispetto alle trivellazioni, ma è altrettanto vero che il mondo negli ultimi 12 mesi è cambiato, tra il conflitto in Ucraina e il contesto economico ed energetico che stiamo affrontando. Su questo tema è nostra intenzione collaborare con il Comune di Goro, assieme al quale a breve faremo un incontro congiunto per spiegare la nostra posizione". Il consigliere regionale del Pd Marco Fabbri ha depositato un atto per chiedere alla giunta Bonaccini di farsi "parte attiva – scrive sul profilo Facebook – affinché il Governo fermi questa decisione irresponsabile e dannosa per il territorio". Secondo l’ex primo cittadino di Comacchio, la decisione del governo "di autorizzare nuove trivellazioni davanti a Goro e Porto Garibaldi, nel tratto di mare tra il 45° parallelo e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del Po, avrà effetti devastanti per ambiente ed economia". Contrarietà alle trivellazioni viene espressa dalla capogruppo regionale del Pd, Marcella Zappaterra: "Se l’intenzione del Governo di riaprire i giacimenti di idrocarburi nel Mediterraneo, trivellando al largo del Delta patrimonio Mab-Unesco, è l’unica ricetta per contrastare la crisi energetica, penso che non si potesse partire peggio. Non solo sarebbe un grave ritorno al passato, ma si creerebbero danni irreparabili per il futuro dell’ambiente marino, del sistema paesaggistico ma anche per l’economia della pesca e del turismo locali". Zappaterra, inoltre, critica il ministro Adolfo Urso (FdI), "corso ai ripari annunciando che la laguna di Venezia non sarà interessata dal piano del governo, ma agli abitanti del Polesine, Goro, Comacchio e agli operatori economici di quelle zone non ha nemmeno rivolto un pensiero o una rassicurazione in termini di confronto. Non voglio nemmeno citare quanto vergognoso sia il voltafaccia di chi faceva propaganda ‘contro le trivelle’ come Salvini e la Lega e oggi scivola su quello stesso tema. Ancora peggio è riuscito a fare il senatore Balboni che un anno fa si faceva fotografare sul porto di Goro tra le bandiere di Fratelli d’Italia e quelle col motto ‘stop trivelle’".

Valerio Franzoni