STEFANO MANFREDINI
Cronaca

Comune di Ferrara sfida Tacopina: possibile revoca dello stadio Mazza e centro Fabbri

Il Comune di Ferrara valuta la revoca delle strutture sportive a Tacopina, mentre emergono nuovi potenziali acquirenti per la Spal.

Il Comune di Ferrara valuta la revoca delle strutture sportive a Tacopina, mentre emergono nuovi potenziali acquirenti per la Spal.

Il Comune di Ferrara valuta la revoca delle strutture sportive a Tacopina, mentre emergono nuovi potenziali acquirenti per la Spal.

di Stefano Manfredini Il Comune bussa alla porta della Federcalcio, con l’obiettivo di capire quali margini di manovra ci sono per togliere dalla disponibilità di Joe Tacopina lo stadio Mazza e il centro sportivo Fabbri. È un punto fondamentale, perché senza queste strutture l’attuale proprietà della Spal non riuscirebbe ad effettuare le proprie attività nella nostra città. Certo, ci sono dei contratti di convenzione con scadenza a lungo termine, ma quello che è accaduto cambia tutto. Lo ha ribadito il sindaco Fabbri domenica, gettando le basi per un vero e proprio braccio di ferro con l’avvocato di New York. Filo diretto quindi tra Comune e Figc, anche per informare i vertici federali del comportamento irresponsabile e provocatorio del presidente Tacopina, determinato ad andare avanti per la propria strada. Come del resto ha comunicato ieri ai dipendenti della Spal, ai quali ha spiegato di voler continuare il proprio percorso nei dilettanti – in serie D o Eccellenza – eventualmente acquisendo un titolo sportivo. Tornando al sindaco Fabbri, la telefonata con i vertici della Federcalcio è stata rinviata a causa dell’agenda diventata improvvisamente intasata, dall’esonero del commissario tecnico Spalletti alla trattativa con Claudio Ranieri, senza dimenticare la partita degli Azzurri contro la Moldova. I contatti comunque sono stati allacciati, con l’amministrazione che prima di procedere al post Tacopina intende tutelare in ogni sede la città e la Spal dalla minaccia a stelle e strisce. Sul fronte dei possibili acquirenti invece qualcosa inizia a muoversi. Al momento non è questa la priorità, anzi quella dei colloqui coi vari interlocutori si profila una fase lunga e impegnativa. Ma si registrano diversi interessamenti, con tanti soggetti che hanno manifestato l’intenzione di fornire a vario titolo il proprio contributo. Dalla grande azienda alla piccola attività, in città, provincia ma anche nei territori limitrofi. Tra questi c’è anche Walter Mattioli, che potrebbe sfruttare le proprie conoscenze in campo federale. Anche se resta l’incognita legata all’articolo 52 del Noif, che interpretato in maniera restrittiva gli impedirebbe di avere un ruolo all’interno della società. Ma Mattioli non ha mai lavorato nella Spal di Tacopina, quindi la sua esclusione lascerebbe perplessi. Nel frattempo, la stragrande maggioranza dei giocatori della Spal ha lasciato Ferrara per raggiungere i luoghi di vacanza. Per tutti i tesserati del club di via Copparo si profila un’estate da trascorrere a stretto contatto con i procuratori, perché i numerosi atleti ancora sotto contratto con la Spal dovranno necessariamente trovarsi un’altra sistemazione. Lo stesso vale per i dirigenti, dal direttore generale Carra a quello dell’area tecnica Casella, nonché i mister Baldini e Dossena e i rispettivi collaboratori: tutti avevano un altro anno di contratto che si estinguerà. Sullo sfondo si intravede la luce, ma la ferita è ancora sanguinante.