"Comune, lavoratori in sciopero il 23 giugno"

I sindacati Cgil,Cisl e Uil dopo la mancata conciliazione con l’Ente sul piano delle assunzioni: "I servizi sono carenti e manca il dialogo"

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di Federico Di Bisceglie

Ciò che manca per l’ufficialità è il mandato da parte dei lavoratori. L’intenzione espressa dai confederali è però piuttosto definita: sciopero dei dipendenti comunali giovedì 23 giugno. Dopo la mancata conciliazione davanti al Prefetto, nei giorni scorsi, ieri mattina i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno espresso le linee che li condurranno "nei prossimi giorni a confronti assembleari con i lavoratori, per poi arrivare alla proclamazione dell’agitazione, dunque lo sciopero". L’oggetto alla base delle contestazioni che le sigle sindacali muovono al Comune è legato alla "mancanza del piano assunzionale, a detrimento dei servizi". "L’amministrazione – spiega Kevin Ponzuoli, funzione pubblica Cisl – non ha un progetto assunzionale chiaro. Dopo gli anni della pandemia, la situazione è in via di normalizzazione ma, dal punto di vista dell’erogazione dei servizi ai cittadini, persistono diverse carenze che ai nostri occhi risultano inaccettabili". Da questo punto di vista, il raffronto è numerico. "Dal 2018 a quest’anno – incalza – in Comune sono venute meno ben 250 unità di personale. Per cui è evidente che manchino lavoratori che possano garantire i servizi". A queste mancanze i sindacalisti imputano "i disagi che ci vengono continuamente segnalati: dall’Ufficio Anagrafe, passando per lo sportello Unico Edilizia". Più in generale, Luca Greco (Fp-Cgil) denuncia una "totale mancanza di volontà di confronto con i sindacati da parte della Giunta". L’elemento su cui Greco fa leva parte da una considerazione espressa dai rappresentanti del Comune in sede di tavolo di conciliazione in Prefettura, e contenuta nel verbale dell’incontro. "I rappresentanti dell’Ente – scandisce il sindacalista – hanno ribadito che per loro il personale comunale è qualitativamente inadeguato. Per noi queste affermazioni sono irricevibili". Questo è uno degli elementi che porta a dire ai confederali che, tra il personale "serpeggia non poco malumore". Senza contare, riprende, che "l’esiguità del personale, specie in alcuni settori come i Servizi Educativi, o la Polizia Locale, generano dei problemi anche dal punto di vista della sicurezza sul lavoro". Sulla Scuola è Leonardo Uba, Uil-Fpl, a chiedere all’amministrazione un chiarimento. "L’assessora Kusiak – spiega – non ha ancora esplicitato quali siano le intenzioni della Giunta in ordine ai Servizi educativi. Questo ci preoccupa, specie alla luce di diversi disagi anche comunicativi riscontrati dai dipendenti e dai genitori. Come parti sociali noi vogliamo capire se il Comune intende o meno esternalizzare i servizi, come ha già fatto in altri settori".

Di nodi da sciogliere, secondo i sindacati, ce ne sono diversi a partire dall’aggiornamento del Dvr della Polizia Locale alla luce dell’introduzione delle armi, passando per il confronto nell’ambito del comitato paritetico. Tuttavia, l’esponente della Cgil si dice particolarmente preoccupato per il rinnovo dei contratti. "Da sempre – spiega – una legge dello stato permette, in sede di rinnovo contrattuale, che i fondi per l’adeguamento non gravino sulle spese del personale. Speriamo che questa sia la linea e che l’amministrazione non ‘baratti’ nuove assunzioni con i rinnovi degli attuali dipendenti".