"Con Fabbri nel 2024 Ma bisogna ricucire la crisi a Comacchio"

L’intervista al senatore di Fratelli d’Italia, Alberto Balboni "A Terre grande risultato. Lavoriamo per l’unità della coalizione"

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di Federico Di Bisceglie

"Noi lavoriamo per l’unità della coalizione, e abbiamo visto che il centrodestra unito vince. Ma la frattura di Comacchio deve essere sanata entro la fine della legislatura". Alberto Balboni, senatore di Fratelli d’Italia, commenta lo scenario politico che si è profilato a seguito delle comunali che hanno sancito il primato di FdI all’interno del centrodestra.

Senatore, partiamo da Terre del Reno. La riconferma di Roberto Lodi cosa rappresenta?

"Era una sfida non facile che il centrodestra ha saputo vincere, anche grazie all’apporto delle realtà civiche. I cittadini di Terre hanno confermato il buon governo che è riuscito ad avere la meglio, nonostante i potenti mezzi che la sinistra, anche con l’aiuto della Regione, ha saputo mettere in campo".

L’apertura ai civici può essere un modello da seguire anche a Ferrara?

"Senz’altro, come peraltro è già accaduto. Ferrara Cambia, guidata dall’assessore Andrea Maggi, rappresenta una ’quarta gamba’ importante per il centrodestra. Nel 2024 sarà auspicabile un ulteriore allargamento del centrodestra verso i civici. L’importante, infatti, è che i partiti non compiano l’errore di pensarsi autosufficienti".

Prima ha parlato della ’frattura’ di Comacchio. Cosa si aspetta?

"Quella è una situazione che deve necessariamente essere sanata, anche per evitare riverberi sul resto del territorio. Va riconosciuto alla Lega che il primo passo in questo senso è stato fatto: commissariare la Lega di Comacchio è stato un segnale chiaro. Un deputato commissariato, è un fatto che parla da solo. Ora attendiamo il passo successivo".

Ovvero?

"Che a Fratelli d’Italia, nell’ambito della Giunta guidata da Pierluigi Negri, venga riconosciuto il merito che gli spetta. La destituzione di Bergonzi, determinata da gelosie personali, è stata assolutamente inaudita".

Il suo partito sta crescendo. E’ legittimo che nel 2024 pretendiate qualcosa in più a Ferrara, qualora dovesse essere confermata l’amministrazione Fabbri.

"La Giunta attuale va bene così e non deve essere ritoccata. Poi, nel 2024, vedremo il quadro che si profilerà. Posso dire tuttavia, che il sindaco Alan Fabbri avrà il nostro appoggio leale per il secondo mandato. Anche se FdI dovesse essere il primo partito della coalizione: per noi vale la parola data nel 2019. E quella sarà. Il secondo mandato, Fabbri, se l’è guadagnato sul campo".

Qual è, a suo parere, l’elemento che sta garantendo questa crescita esponenziale di consensi verso Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni?

"Senz’altro la coerenza. Giorgia Meloni e il partito sono percepiti dall’elettorato come elementi di stabilità e fiducia. Ed è per questo che siamo diventati il cardine della coalizione del centrodestra. Alle nostre enunciazioni di principio, seguono sempre fatti concreti. Questa, in definitiva, è la nostra forza".

Quale è la sua posizione sul concerto di Bruce Springsteen al parco Urbano?

"L’evento è senz’altro un grande successo di questa amministrazione e sono certo darà slancio al territorio. I riflessi ambientali, tuttavia, non essendo un tecnico, non sono in grado di valutarli. Ma confido che l’amministrazione farà tutte le valutazioni del caso".

Come valuta l’azione della minoranza in Consiglio Comunale?

"Mi pare che a sinistra debbano ancora metabolizzare la sconfitta del 2019. Dunque sostanzialmente inefficaci. Tuttavia, la minoranza è fondamentale in democrazia e deve essere rispettata".