Giampaolo Maneo morto, la moglie: "Con lui una vita di viaggi e avventure"

Il dolore della moglie del prof morto in moto: "Era solare e socievole. In sella sempre pacato e prudente. Amava godersi il paesaggio"

Giampaolo Maneo, 69 anni, appassionato motociclista e insegnante in pensione

Giampaolo Maneo, 69 anni, appassionato motociclista e insegnante in pensione

Ferrara, 18 ottobre 2021 - "Una volta, parlando della sua morte, mi aveva detto che avrebbe preferito andarsene in sella alla sua moto, senza accorgersene, piuttosto che dopo sofferenza e lunghe malattie". Sono state quasi profetiche le parole che Giampaolo Maneo, 69enne insegnante in pensione, aveva affidato alla moglie tempo addietro. È stato infatti proprio in sella alla sua amata Bmw 1.200 (regalo che si era fatto una volta andato in pensione dopo una vita trascorsa a insegnare educazione tecnica nelle scuole medie) che ha trascorso i suoi ultimi istanti. Maneo è morto sabato pomeriggio a Castel San Pietro, nel Bolognese, schiantandosi contro un’auto mentre rientrava da una gita in Appennino con gli amici. La notizia della tragedia si è sparsa rapidamente sia tra chi condivideva con lui l’amore per le ‘due ruote’ sia nel mondo della scuola, in cui ha lasciato un ricordo indelebile. Quella per la motocicletta era una delle passioni che coltivava insieme alla moglie (M. B. le sue iniziali). Insieme da 38 anni e spostati da 36, avevano intrapreso numerosi viaggi, anche avventurosi. "Abbiamo girato tutta Europa in moto – ricorda con voce rotta –. Per il suo pensionamento eravamo stati in Irlanda e in passato lui era stato in Giordania, Siria e nei Paesi Baltici. L’ultima gita fatta insieme è stata in Carnia. Guidava benissimo, era pacato e prudente. Per lui essere un motociclista non era sinonimo di velocità. Amava viaggiare con calma, per godersi il panorama tutto intorno".

Sabato aveva approfittato di un pomeriggio di sole tiepido, forse uno degli ultimi prima dell’arrivo del freddo invernale, per montare in sella e fare una gita in Appennino con un paio di amici. Un tragico destino ha però deciso che fosse l’ultima. "Giampaolo – prosegue la moglie – era una persona positiva e solare. Andava d’accordo con tutti. Era riservato ma allo stesso tempo molto socievole". Un ritratto che combacia con quello tracciato da amici ed ex colleghi, che lo ricordano come un "punto di riferimento" dalle "grandi doti umane e comunicative". Insegnante di educazione tecnica, aveva concluso la sua carriera alla scuola media ‘Dante Alighieri’. Istituto con il quale era però rimasto in contatto, dal momento che in più occasioni il preside Massimiliano Urbinati lo aveva coinvolto per consigli e collaborazioni, soprattutto nel campo dell’informatica. L’improvvisa scomparsa di Giampaolo Maneo ha lasciato vuoto e sgomento nei cuori dei tanti che lo avevano incontrato e amato, chi come insegnante, chi come compagno di viaggio e di vita e chi come amico.

Federico Malavasi