Per affrontare il riscaldamento globale la società Cadf investe in ricerca. A richiederlo è l’attuale situazione climatica, che impone a tutti gli enti gestori del servizio idrico integrato di puntare su ricerca e innovazione tecnologica, per far fronte ai nuovi scenari, potenzialmente anche critici, che stanno mettendo alla prova la capacità gestionale delle aziende nel rispondere in modo efficace ai cambiamenti repentini e sostanziali, sia del clima che della disponibilità delle risorse idriche. Va proprio in questa direzione il contratto di collaborazione stipulato lo scorso aprile con il Consorzio Futuro in Ricerca, per uno ‘Studio idrogeologico per l’implementazione di un modello di flussotrasporto da utilizzare a fini gestionali e previsionali sull’area dei campi pozzi Cadf’. Il responsabile scientifico della ricerca per il Consorzio è Leonardo Piccinini, professore associato presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, il quale opera sotto il coordinamento amministrativo del Consorzio, in collaborazione con la dottoressa Valentina Vincenzi, geologa ed esperta in idrogeologia.
Obiettivo sarà l’implementazione di un modello numerico di flusso e trasporto dei campi pozzi Cadf di Ro Ferrarese e Guarda Ferrarese. "Lo studio – spiegano da Cadf, che gestisce il servizio idrico in undici comuni del Basso Ferrarese – si completerà con la realizzazione di una serie di simulazioni che prevedano l’andamento del carico idraulico e della propagazione di ipotetici contaminanti alla luce delle modificazioni del regime idrologico del Fiume Po, legate al cambiamento climatico in atto o ad altre condizioni imposte al modello. Oltre a questo, verrà garantita una fase finale di formazione che renda il personale Cadf autonomo nell’aggiornamento del modello numerico e nella realizzazione di nuove simulazioni". Al termine dello studio, che ha la durata di trenta mesi, la società potrà disporre di un modello molto preciso del funzionamento dell’acquifero, da cui preleva acqua la centrale di potabilizzazione di Ro, assicurandosi conoscenze, competenze e strumenti innovativi "che – concludono da Cadf – renderanno sempre più efficiente la continuità e la qualità del servizio".
Valerio Franzoni