"Concessioni balneari, si rischia il collasso"

L’assessore regionale Corsini chiede una norma per evitare effetti deflagranti sul sistema economico turistico della costiera

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È alta l’attenzione della Regione sul tema delle concessioni balneari. Ad assicurarlo ieri, nel corso del question time in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, è stato l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini che ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere Marco Mastacchi (Rete Civica) e relativa soprattutto alla necessità di tutelare i gestori di bagni e le loro famiglie, che hanno fatto investimenti importanti e "si sono presi cura delle spiagge della nostra costa". Un tema che interessa da vicino anche la costa comacchiese, con 97 concessioni gestite da imprese per lo più a conduzione famigliare.

L’assessore regionale Corsini ha ricordato che "l’applicazione della direttiva Bolkestein è un problema annoso, che non ha ancora trovato soluzione definitiva". Soluzione che, però, potrebbe arrivare dalla nuova normativa che il Governo intende varare e che tiene conto della sentenza del Consiglio di Stato che stabilisce la validità delle concessioni in essere sino al 31 dicembre 2023, prima dell’avvio delle procedure di gare ad evidenza pubblica per le assegnazioni. "Le Regioni – ha affermato Corsini - vogliono una norma che dia finalmente certezze a un settore non normato da tempo. Ci auguriamo, e su questo sono fiducioso, che quanto approvato dal governo vada in questa direzione. Entro fine 2023 le amministrazioni locali devono fare i bandi: c’è il rischio di effetti deflagranti per il sistema economico, per questo bisogna normare definitivamente il settore. Lo abbiamo chiesto come Regioni in modo da avviare subito un confronto per varare entro pochi mesi una riforma organica del demanio concordata con la Commissione europea".

Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha assicurato il suo impegno in tal senso, come riportato dall’assessore regionale, "e come Regione abbiamo avanzato un confronto con gli enti locali e gli operatori del settore per un documento condiviso che in primo luogo chieda il giusto riconoscimento del valore dell’impresa balneare, degli investimenti fatti, della professionalità e la tutela del lavoro degli occupati. Chiediamo anche la tutela del paesaggio e della zona costiera". Corsini ha rilevato il Governo è recentemente intervenuto sul tema, approvando un Disegno di legge sulla concorrenza che riprende alcuni degli aspetti evidenziati dalla Regione: "Quindi, può essere un punto di partenza da migliorare, nell’ambito del percorso". Un percorso che per Corsini non può prescindere dalle tempistiche e dal coinvolgimento degli enti locali.

Valerio Franzoni